Si tratta del tour dell’ultimo disco The Savage Playground, uscito pochi mesi fa, ovvero il secondo disco con Simon alla voce, il quarto per la band in generale, ed Ăš giĂ considerato, dagli appassionati del genere, uno dei dischi migliori della nuova scena hard rock/sleaze scandinava, anche se bisogna dire che dai tempi della morte del precedente frontman (Dave Lepard, anche fondatore della band n.d.r.) si erano giĂ ripresi, pubblicando, con la formazione attuale che vede alla voce il carismatico Simon Cruz lâalbum Generation Wild nel 2010, che ha riscosso anchâesso consensi ed acclamazioni ovunque. Nel corso della serata hanno pescato pezzi davvero da ogni album, cosa sempre troppo rara per una band da riscontrare e che quando capita Ăš invece sempre un tripudio per chi li segue da sempre. Dal primo disco hanno riproposto, con grande riscontro nello scarso ma molto caloroso pubblico, Riot in Everyone, Queen Obscene – 69 Shots e Breaking the Chain e dal secondo In the Raw, mentre del giĂ citato Generation Wild le sconvolgenti e trascinanti So Alive, Rebele Chemical. I suoni sono sprochi e ruvidi, basso e batteria tecnicamente ineceppibili ma sicuramente Ăš la voce a dare il tocco definitivo di originalitĂ e graffiante personalitĂ .
Tra gli aspetti piĂč notevoli del live sicuramente la maestria e la grinta con cui il frontman Simon Cruz se la sia cavata anche sui pezzi di Generation Wild, che si vede quanto riesca a padroneggiare ormai con grande stile e soprattutto come ne abbia interiorizzato profondamente i contenuti, completamente e visceralmente. La loro prestazione nel complesso ottima, di certo nessuno Ăš rimasto insoddisfatto, sia a livello di presenza sia di esecuzione, il cantante in particolare ci mette sempre l’anima, gli altri tre forse puntano piĂč sul lato strettamente tecnico, che indubbiamente si puĂČ definire riuscito, ma che manca a tratti di quel valore aggiunto che il contatto con il pubblico richiederebbe invece. Ad ogni modo, a compensare questo lato câĂš sicuramente, anche qui, la presenza del frontman Simon ed il suo modo di fare, pieno di vitalitĂ , voglia di coinvolgere ed ovviamente di spaccare tutto, in senso figurato ma non per questo meno incisivo, anche perchĂ© dal punto di vista dello spirito non ha nulla da invidiare o da apprendere dai piĂč famosi frontman metal della storia. In aggiunta a questo, e lasciando tutti abbastanza di incanto e piacevolmente colpiti, non disdegna affatto, a fine live, una birra (una sola?) con i fan piĂč accaniti ed a fine serata ancora desiderosi di divertirsi e con poca, pochissima voglia di tornare a casa ed essere quindi risvegliati da quellâatmosfera cosi sleaze e cosĂŹ positivamente alienante da tutto il resto.