Speciale Sziget Day 4 – Un palco per tutti – powered by MarteLive @ Contestaccio (testo di Daniele Dominici e Stefano Capolongo, foto di Stefano D’Offizi)

Ancora una grande serata di musica live al Contestaccio per la rassegna “Un palco per tutti” – Speciale Sziget” in cui in varie date si esibiscono decine di band. Alla fine di questa serie di concerti, il gruppo più votato dal pubblico avrà l’opportunità di esibirsi su uno dei palchi dello Sziget Festival 2013. Anche stasera avremo l’opportunità di seguire quattro gruppi, che nell’ordine di esibizione sono: Bicchiere mezzo pieno, Eretica, Flyzone, Nhenia. Il benvenuto dei Bicchiere mezzo pieno è un rock di stampo italiano dove a fare da padrone è una caratteristica non molto comune: l’ironia.

I testi scanzonati e divertenti, quasi al limite del barzellettistico sono la calamita che tiene ancorato il pubblico al parlato del frontman. Ovviamente anche musica, con una band che fa il proprio lavoro degnamente e senza sbavature. Una band acerba che probabilmente sta ancora cercando la propria via, sono loro stessi infatti a cantare “non chiedermi mai che genere fai”, ma nel complesso tremendamente divertente. Un rapido cambio palco ed ecco spuntare una band giovanissima, gli Eretica. Un basso-voce, chitarra e batteria, formula semplicissima che già di per se’ , salvo eccezioni, riesce a convincere e a coinvolgere. In questo caso invece di coinvolgimento ce n’è parecchio e la platea si gremisce rapidamente; ben presto però dobbiamo constatare che l’entusiasmo e il trasporto del pubblico risultano inversamente proporzionali alla qualità dell’offerta musicale degli Eretica. Canzoni similari l’un l’altra, soluzioni stilistiche ai limiti del banale e un filino di sicumera di troppo che rendono la band schiava di uno schema ben stabilito. Terzo gruppo ad esibirsi sono i Flyzone, gruppo attivo dal 2011 e con spiccata vena Hard Rock a seguito.  Sono tangibili le influenze di correnti post grunge nord americane (Foo Fighters, Seether, Godsmack) e più in genere di grandi colossi dell’hard rock, su tutti Slash.
Quattro brani molto intensi i loro, che si fanno apprezzare per la potenza e la spensieratezza, mancata onestamente ai gruppi precedenti, molto ‘legati’ nelle esibizioni. Da notare l’unica batterista in gonnella della serata, Aurora di Rocco, (abile a destreggiarsi in un genere dove la foga è elemento sine qua non) ed il cantante/chitarrista Giovanni Iurisci, emulo del Grohl solista dei Foo Fighters con tanto di folta chioma, scapocciate furiose e arringhe convinte al  pubblico presente al Contestaccio. Chiusura in levare con i Nhenia, terzetto romano ancora nel bel mezzo della promozione dell’album ‘Contatto’, prima fatica dell’ambiziosa band. Si parte con una presentazione al pubblico stringata, quasi a volersi distaccare immediatamente dai ‘colleghi’ che li hanno preceduti, molto attenti al l’approccio con il pubblico presente, un po’ meno alla pulizia dell’esibizione. L’impatto con i brani è violento, manifesto efficace della poetica Nheniana, cantastorie rock dei disagi e del disprezzo verso la società contemporanea. La voce graffiante  del cantante/chitarrista Riccardo Galati è accompagnata da linee distorte oltre qualsiasi concezione, con la tempistica potente dell’inesauribile Massimiliano Zazza alla batteria ed il basso ingegnoso di Adriano Ladogana a far quadrare il cerchio.

Un bello spaccato di musica italiana, alternativa ed intelligente. Chiusura più che degna per l’ evento, che ha saputo attirare anche stavolta un pubblico discretamente numeroso.


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