Martelabel Day 2 @ La Città Dell’Altra Economia, Roma (Testo e foto di Simone Giuliani)

_DSC0919Eccoci di nuovo qui alla Città Dell’altra Economia per la seconda giornata del Martelabel Fest, dopo il successo di ieri sera siamo ancora più carichi e ansiosi di assistere al bis, con altrettanti nomi e gruppi davvero interessanti. Procediamo con ordine, i primi a esibirsi questa sera sono i Marizia Stano aka UNA. Marzia, ex-cantante dei Jolaurlo, si mette a nudo di fronte al pubblico, non si nasconde dietro maschere e si esprime con tutta la forza della sincerità. Il linguaggio è semplice e chiaro, con brani essenziali ma empatici, le canzoni si basano sugli accordi della chitarra elettrica e delle tastiere; la voce si propone con convinzione. I temi trattati dai testi sono racconti sulla vita, sull’amore, sulle delusioni e sulle paure che ci circondano ogni giorno. Tra i brani spicca Molto Bello che ondeggia nel suo ritmo folk cantando di amori finiti ma ancora vivi, come dice nel passaggio “Non è bello sentirsi morire per un amore vivo”. L’intenzione degli UNA durante il concerto è quella di tirar fuori con la forza interiore il dolore e la rabbia.

_DSC0477Dopo il live di apertura entra in scena Giacomo Toni, già recensito da Relics in occasione della presentazione del nuovo album Musica Per Autoambulanze al Cricolo Degli Artisti. Sale sul palco con la sua 900 Band pronta a innaffiare il pubblico di stravaganza e ironia. Toni si muove disinvolto tra le pieghe di un irriverente cinismo, sempre in bilico tra un frenetico swing ed un elegante jazz. Curioso il fatto di averlo visto un anno e mezzo fa a pochi metri da questo palco, dentro le mura del museo Macro a omaggiare, insieme a Lorenzo Kruger dei Nobraino, Paolo Conte nello spettacolo Gli Scontati. L’influenza del cantautore genovese riecheggia spesso in tutti i brani di Giacomo, che si presenta con la stessa sorniona ironia nel piano-voce teatrale come nel brano Un Bevitore Longevo.

_DSC0539Terzi a salire sul palco sono gli Inbred Knucklehead, un mix di pura energia a cui si unisce un’abbondante dose di sprezzante irriverenza. La loro musica è una mescolanza di pazzia californiana e una sana dose di romanità, vanno ascoltati ma soprattutto ballati perchè si divertono e sanno divertire.

Finalmente è giunto il momento dei Management Del Dolore Post-Operatorio, Luca Romagnoli e compagni fanno il loro ingresso per chiudere questa meravigliosa 2 giorni di splendida musica proposta da Martelabel, la miglior etichetta indipendente assegnatole dal MEI 2012. Guardando il loro concerto non è difficile capire quanto i Made DoPo siano una band fuori dal comune al di sopra di ogni regola o dogma, così selvaggi e così bambini, così sessualmente affamati e intrisi di pura follia positiva. Sul palco scatenano un rock primigenio privo di tutte le sue deviazioni, la loro musica si fonde e si confonde con le parole cantate e parlate, i riff chitarristici sono degni del miglior punk-funk anni 80, mentre la sezione rit_DSC1149mica è più che mai irrequieta. In tutta questa frenesia Luca invita i fan ad oltrepassare il pit riservato ai fotografi e racconta le sue storie come fa un nonno ai suoi nipotini seduto sulla sua poltrona oppure scatena i fan sotto i suoi piedi dando libero sfogo a tutta la rabbia. Dopo si conclude così il Martelabel fest, un evento ben organizzato anche grazie ad Ausgang, ringraziamo in particolare l’ufficio stampa di Martelabel Paola e Erica per averci ospitato.


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Simone Giuliani

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