Museo Rosenbach+PFM @ Auditorium Parco della musica (Testo di Mario Cordaro)

MUSEO ROSENBACH oggiNon so da quanti anni sognavo di vedere il Museo Rosenbach dal vivo; finalmente ci sono riuscito, anche se l’occasione non è delle più felici: il festival organizzato per ricordare la storica trasmissione radiofonica “Per Voi Giovani” registra la scomparsa di uno dei suoi organizzatori, Claudio Rocchi. Colgo l’occasione per ricordarlo: musicista, pensatore, conduttore radiofonico, amante della filosofia indiana, ha ricevuto ben pochi riconoscimenti rispetto a quelli che sicuramente meritava.
Museo Rosenbach dicevamo: la storica formazione prog rock si è riformata l’anno scorso, “riscaldando i motori” con la pubblicazione di “Zarathustra – Live In Studio”, esecuzione in presa diretta del loro primo album (1973) registrata in sala prove. Ora un nuovo disco intitolato “Barbarica”, uscito in aprile, permette il ritorno in pista del Museo: la cornice del concerto è quella della Cavea dell’Auditorium, situazione quindi di forte impatto visivo ed emotivo. La band si dimostra in formissima, quasi come se gli anni non fossero passati, eseguendo quasi tutto “Zarathustra” (compresa la grandiosa suite iniziale) e una canzone dal nuovo album, “Il Re Del Circo”. La voce di Stefano “Lupo” Galifi ha mantenuto le sue principali caratteristiche, roca e dalla notevole estensione, mentre la sezione ritmica vede due tastiere e due chitarre, al contrario della formazione originaria degli anni Settanta. I pezzi vengono riproposti in maniera fedelissima ai dischi, tranne per un paio di sbavature sui picchi vocali più alti (normale comunque, vista la difficoltà dei passaggi in questione) e la troppa presenza delle chitarre su “Il Tempio Delle Clessidre”, ultima parte della suite “Zarathustra”. Una menzione di merito al drummer Giancarlo Golzi, il quale non ha sbagliato nulla, tra cambi tempo e accenti vari. Questo concerto ha finalmente reso giustizia ad un capolavoro come “Zarathustra”, troppo bistrattato all’epoca, peccato sia durato solo tre quarti d’ora. Spero vivamente in una prossima data dal minutaggio più elevato, il Museo Rosenbach merita decisamente un posto da headliner in qualche serata o festival.

Setlist:

1. Dell’Eterno Ritorno
2. Della Natura
3. Il Re Del Circo
4. Zarathustra (suite intera)

PFM_suonare suonareSulla Pfm credo non ci sia bisogno di fare commenti, sono conosciuti anche da persone al di fuori del progressive in senso stretto. Personalmente non mi hanno mai fatto impazzire a livello di pezzi, per quanto riconosca la loro importanza nel genere e un’indubbia professionalità. Il loro set è stato anch’esso di breve durata (un’ora e un quarto in totale), e incentrato sui loro pezzi più noti tra cui non potevano mancare La Carrozza Di Hans e Impressioni Di Settembre. Franz Di Cioccio si conferma il solito trascinatore, dimenandosi e non risparmiando calorosi ringraziamenti al pubblico presente, il quale non mancherà di cantare e fare i cori su diverse canzoni.
La band, inoltre, non manca di omaggiare Claudio Rocchi spiegando che l’album “Per Un Amico” fu dedicato proprio a lui.
Si comincia a sentire la mancanza di un nuovo disco comunque, “Dracula” è del 2005, mentre i successivi “Stati Di Immaginazione” e “La Buona Novella” sono cover, o pezzi scritti diversi anni fa. É decisamente il momento per la Pfm di rientrare in studio, altrimenti si corre il rischio di cadere nella parodia di se stessi.

Setlist:

1. Rain Birth
2. River Of Life
3. Il Banchetto
4. La Luna Nuova
5. Promenade
6. Out Of The Roun
7. Maestro Della Voce
8. La Carrozza Di Hans
9. Impressioni Di Settembre
10. É Festa
11. Celebration


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Stefano Capolongo

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