Crocodiles @Blackout Club (testo Fabrizio Necci, foto Andrea Rossi)

9755511471_d41cc36aa4_cLa stagione dei concerti romani parte forte, dopo i Beach Fossils e prima dei Built to Spill, è il turno dei Crocodiles al Blackout Club. La band californiana torna in Italia con all’attivo 4 album, l’ultimo dei quali, Crimes of passion, segna il definitivo accantonamento del sound cupo e minimale degli esordi, per la scelta di un suono colorato e cangiante, anticipato già dal precedente Endless Flowers. Gli arrangiamenti della band sono ottimamente studiati e strizzano l’occhio a gruppi come i Raveonettes e senza dubbio ai Jesus and Mary Chain. La dimensione live della band conferma questo cambiamento, con la scelta di un quintetto  fisso che sembra lontano anni luci dalle batterie campionate con l’iPod degli esordi. La carica di Brandon Welchez e Charles Rowell coinvolge il pubblico, che partecipa attivamente, nonostante l’acustica insufficiente del locale. 9755566341_3ba4a2c215_cLa performance risente parecchio proprio di questo, ma la band dimostra il suo valore assoluto con una prestazione tirata, ma intensa, tra cui spicca l’esecuzione di Hearts of Love, Endless Flower e Sleep Forever. I9755547291_7465f87824_cl concerto risulta piacevole e coinvolgente grazie alla bravura del gruppo, che riesce ad andare oltre ai limiti acustici di una location  incompatibile con l’impronta sonora ruvida, ma allo stesso tempo variegata del quintetto. Rowell è scatenato e rende  la sua prestazione uno spettacolo a parte, mentre Welchez, pur rimanendo molto più composto di come ricordavo in passato, riesce a catalizzare su di sé la maggior parte degli sguardi e delle (numerose) macchine fotografiche. Il set dura circa un’ora, senza acuti particolari, ma con una compattezza che rende i Crocodiles una band ormai matura e pronta al definitivo salto verso un pubblico di portata maggiore. Piccolo appunto finale la mancanza dalla scaletta di un pezzo come I Wanna Kill, primo singolo di vero successo, che dovrebbe essere, a mio parere, un atto dovuto nelle loro esecuzioni live.


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Fabrizio Necci

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