KeepOn 100% Live @ Viper Theatre, Firenze (Testo e foto di Valentina Cipriani)

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E’ ancora giorno quando al Viper Theatre di Firenze si accendono i primi riflettori. Fa molto caldo e l’atmosfera è così densa da togliere il fiato. Ma c’è una cosa che più di tutte si respira nell’aria: una forte passione per la musica.

KeepOn 100% Live Club Festival, giunto alla sua quarta edizione, è un evento che sostiene e promuove il concerto come massima espressione musicale, con particolare riferimento alla scena musicale indipendente italiana. 12 ore non stop di musica live, dibattiti e premiazioni, che quest’anno vedono DiMartino come best live, i Bachi da pietra come miglior tour e Roberto Angelini come miglior musicista live. Ci sono poi le rivelazioni live che vanno a Fast Animals and Slow Kids, Paletti e Kings of the Opera.
La giornata inizia con un confronto tra i rappresentanti dei club e le istituzioni sul tema Lo stato della musica indipendente dal vivo in Italia. Presente anche Manuel Agnelli, reduce dalla seconda tappa di Hai paura del buio?.

I live iniziano alle 18 col modenese Ed, che porta sul palco pezzi tratti dal suoDSC_3040 copia album One hand clapping ispirato all’opera di J.D.Salinger, tra cui una versione in italiano di Missing the point. E’ poi la volta dei fiorentini Le Furie, band giovane e promettente che dà il meglio di sé in pezzi urlati come Love affair. Segue Losburla, cantautore astigiano che presenta brani ironici e pungenti tratti dal suo album d’esordio appena uscito I masochisti. Sono poi i livornesi Platonick Dive a salire sul palco con le sonorità suggestive del loro disco d’esordio Therapeutic Portrait, un post-rock sofisticato che ricorda i Mogwai o i nostrani Giardini di Mirò.

DSC_3235 copiaA seguire i Kutso, band romana al debutto con l’album Decadendo (su un materasso sporco), ironica e dissacrante sia nei testi che nell’aspetto (il frontman è vestito da primitivo con tanto di gonnellina leopardata). Seguono i Veivecura con la loro moltitudine di strumenti che dà vita ad atmosfere mistiche e immaginarie, e Matteo Toni che a piedi scalzi suona egregiamente la sua chitarra Weissenborn. E’ poi il turno dei bolognesi Ofeliadorme, che in formazione ridotta ci trasportano in mondi onirici grazie alla splendida voce di Francesca Bono e alla raffinatezza musicale che li caratterizza.

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La pista del Viper sta iniziando a riempirsi sul serio, quando entra una delleDSC_3476 copia band che più aspettavo: i Sadside Project. Dal vivo non deludono le aspettative date dall’ultimo album Winter Whales War col quale il duo romano ha portato in Italia le sonorità del garage/blues d’oltreocenano.

I live continuano col pop-rock cantautoriale dei Giuradei e le atmosfere poetiche e introspettive dei King of the Opera, che si confermano tra le migliori band della scena underground italiana.  Segue l’acclamatissimo Paletti che fa impazzire il pubblico con pezzi quali Adriana e Senza volersi bene, per poi chiudere con Cambiamento che dedica ai Fast DSC_3931 copiaAnimals and Slow Kids. E poi sono proprio loro a salire sul palco con quella carica travolgente che manda il pubblico in delirio. I FASK sono probabilmente la band più attesa della serata e non deludono le aspettative di chi voleva delirio allo stato puro. Tra la folla è subito pogo e il frontman Aimone Romizi non esita a lanciarvisi dentro. Mezz’ora di pura adrenalina, a conferma del premio ricevuto come rivelazione live 2012/2013.

E’ poi la volta di Umberto Maria Giardini, che con la sua eleganza poetica regala sonorità emozionanti ad un pubblico in contemplazione. Chiude la serata Dimartino, considerato uno dei migliori cantautori del momento e premiato come best live 2012/2013.

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Sono quasi le 2,30 e le note di Non siamo gli alberi ci accompagnano verso la fine di questa giornata intensa e ricca di emozioni. Una giornata in cui musicisti e spettatori si incontrano fuori dal locale per scambiare due chiacchiere o fumare una sigaretta, in cui si ha la possibilità di confrontarsi con appassionati o professionisti del settore e si respira un forte desiderio di unire le forze per far emergere la musica italiana di qualità.


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Valentina Cipriani

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