Crash of Rhinos + Gazebo Penguins + Unmask @ Traffic 23.09.2013 (Foto e testo di Karol Banach)

crash3Un lunedì sera di fuoco al Traffic. A distanza di quasi due anni si ritrovano sullo stesso palco gli inglesi Crash of Rhinos e i nostrani Gazebo Penguins, protagonisti di una bellissima serata nell’autunno 2011.

Il gruppo di Derby arriva in Italia con un tour di 6 date a presentare Knots, secondo disco uscito a fine luglio di quest’anno, in cui propongono 11 brani con un mix melodico di emo-rock e post rock-core . L’esibizione inizia con Lean out, traccia numero 7 di Knots. Un pezzo molto melodico e con suoni molto soft, con una sola voce e con solo l’accenno di quello che a breve scateneranno le due chitarre di Jim e Richard e i due bassi di Paul e Ian presenti sul palco, oltre alla batteria di Oli. Basta infatti che inizino ad uscire fuori le note di brani quali Sum of all parts, Opener o Luck has a name per sentire sprigionata tutta la potenza della band, con le voci dei 5 componenti della band che si alternano a crash2cantare ed un muro del suono potentissimo. Knots passa senza problemi il battesimo dal vivo, mentre per Distal, disco d’esordio del 2011, si tratta di una conferma. Infatti brani come Big sea – attesissima dal pubblico e cantata quasi in coro da tutto il pubblico – oppure Closure hanno passato il periodo di rodaggio necessario e sono pronti per diventare dei veri e propri anthem da festival estivi, luoghi in cui probabilmente a breve inizieremo a vedere i nostri con una frequenza sempre maggiore. Un solo bis, Mannheim, annunciata per gioco come la canzone sul pene a causa dell’assonanza tra penis e una parte del verso (Stick in a) pin as (a marker). Si conclude così l’esibizione. Un’oretta circa di gran classe e potenza ma anche di volumi altissimi.

nuovaSerata celebrativa con cifra tonda per i Gazebo Penguins: il live di stasera è il numero 50, ultimo live della stagione estiva in attesa delle date autunnali e arriva a distanza di 5 mesi dall’uscita del terzo album Raudo. Anche il pubblico è pronto a festeggiare con la band. Infatti ogni pezzo in scaletta, dalla iniziale Casa dei miei, passando per le varie Difetto, Correggio e Mio nonno, costituiscono una conferma di come il caloroso pubblico di Roma conosca tutti i testi e di come sia pronto a cantare, saltare e pogare sotto il palco assieme alla band. I brani tratti da Raudo vengono mescolati con quelli tratti da Legna, secondo disco della band. Infatti Cinghiale, Il tram mettidelle 6 o Troppo facile stimolano un pogo ed una partecipazione ancora più intensa. Prova finale superata a pieni voti per Piter, Capra e Sollo: al termine del concerto il banchetto del merchandising accoglie tutti i ragazzi in cerca di dischi o magliette in vendita a prezzi scontati e con offerte speciali di fine tour. L’onore di aprire le danze è toccato agli Unmask, gruppo romano autore di un post prog alla Porcupine Tree ma con sonorità più metal. Il loro set si compone di 6 pezzi in tutto, 4 dei quali tratti da Sophia told me, disco d’esordio del 2010. Gli altri due brani sono un inedito e la bella rivisitazione in chiave rock di Teardrop dei Massive Attack, pubblicata quest’anno in occasione dei 15 anni dall’uscita di Mezzanine, album-capolavoro della band di Bristol.

Un ringraziamento speciale al Traffic Live Club per averci ospitato durante questo evento.


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Karol Banach

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