Flyzone + Mia Wallace live @ Rock InFuso, FusoLab, Roma. (Testo di Daniele Latini, Foto di Matteo Pizzicanella)

IMG_3661Due band emergenti molto promettenti hanno segnato il Rock In fuso 2013 tenutosi il 26 Ottobre, a cura di Relics Controsuoni ed Ocanera presso il laboratorio urbano Fusolab di Viale della Bella Villa, Roma.

Un evento assai importante per coloro che hanno voglia di ascoltare nuove band dai contenuti interessanti e qualitativamente alti, gratuitamente ed in una struttura ospitale.

In questa edizione sono di scena due band romane, MIA WALLACE e FLYZONE.

Apre il concerto la prima, composta da Alessandra Annibali, frontwoman autentica rocker che sprizza carica da tutti i pori durante l’esecuzione dei brani, Valentina Carta alla chitarra, Micol Del Pozzo al Basso e Pasquale Montesano, unico uomo della band, alla batteria.

La loro carriera decennale è costellata da numerose partecipazioni a contest come “Il Primo Maggio tutto l’anno 2009”, “MarteLive 2009” e “Sorsi di Rock”, uscendo vittoriose in quest’ultimo, ed è caratterizzata da un rock italiano trascinante, ottimo al livello tecnico e di contenuti, nei quali non è semplice riconoscere delle influenze ben precise (ed è un bene).

La band usa il tempo a disposizione per eseguire i brani del proprio unico album, Va Meglio, del Novembre 2012. Il risultato appare compatto, autentico, dalla vena rock statunitense. Nondimeno i testi, originali ed inusuali per la musica italiana attuale. Tra un brano e l’altro si trova spazio anche per delle cover anni 90 rivisitate in maniera gradevole e non presuntuosa.IMG_3753

Dopo le Mia Wallace, spazio ai Flyzone, nati dalle ceneri degli InOut, dal rock puro, grezzo, senza troppi fronzoli.

La loro musica è un tir in corsa contro un muro. Un’energia spregiudicata passa dalle corde della chitarra di Danilo Di Meo, dalla voce di Giovanni Iurisci, dal basso di Paolo Garofalo e dalla batteria di Aurora di Rocco. Si può notare un approccio molto 90’s grunge, in cui l’utilizzo di elementi elettronici o effettistica nel rock è pura fantascienza. In uno scenario in cui la fanno da padrone band piene di sintetizzatori sul palco, i FLYZONE risultano essere sicuramente una novità.

Nel loro live, spazio per il primo album, Hard Day’s Morning, con brani come Katrina, che ricorda vagamente i System of a Down ad essere sinceri, la piacevolissima e molto orecchiabile Black Blood e In My Opinion, cocktail di rabbia e hard-rock, per citarne alcuni. Spazio anche ad alcune cover, una su tutte Wicked Game di Chris Isaak, assai stupefacente nella rivisitazione.

IMG_3810Una performance in cui sono facilmente distinguibili le singole caratteristiche di ogni membro della band, di percorsi musicali ed esperienze molto diverse, seppur complementari. L’approccio è quello giusto, non stereotipato per il genere, in cui ci si lascia andare anche a momenti divertenti con la visibile complicità dei componenti. E se vi può interessare, si, sono volati anche dei reggiseni al loro indirizzo.

Un’ora e mezza passa facilmente in compagnia dei Flyzone, del sano e puro rock è quello che ci vuole in uno scenario underground assai inflazionato di band pseudo-indie e hipsteria collettiva.

Ovviamente, augurando ai Flyzone di non rimanere per troppo tempo nell’Underground e di emergere sguardo al cielo, visto che il punto di forza dei loro brani è proprio il respiro internazionale.

Ringraziamo il Fusolab e Rock InFuso per aver ospitato quest’evento.

Qui di seguito le photogallery delle due band:



Link al Set su Flickr
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Daniele Latini

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