Nevroshockingiochi – Scena 2 (Onlyfuckingnoise, 2013), di Fabrizio Necci

Quando mi è stato consegnato via mail questo lavoro non sapevo cosa aspettarmi, leggendo solo un nome al limite dell'impronunciabile che neanche pensandoci due ore mi trasmetteva alcun riferimento o citazione. Visitando e cercando informazioni in rete non ho avuto ulteriori illuminazioni, se non piuttosto scarne. Si chiamano Nevroshockingiochi, sono di Trodica, in provincia di Macerata e fanno Art-Core. Effettivamente, ascoltando il loro album, c'è stato un certo shock, che in un primo momento mi ha respinto, a causa dell'esplosione di suoni e il cantato a tratti urlato e parlato. Scena 2 è claustrofobico, potente e originale allo stesso…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Sperimentale

Voto Utenti : 4.18 ( 2 voti)

nevroshockingiochiQuando mi è stato consegnato via mail questo lavoro non sapevo cosa aspettarmi, leggendo solo un nome al limite dell’impronunciabile che neanche pensandoci due ore mi trasmetteva alcun riferimento o citazione. Visitando e cercando informazioni in rete non ho avuto ulteriori illuminazioni, se non piuttosto scarne. Si chiamano Nevroshockingiochi, sono di Trodica, in provincia di Macerata e fanno Art-Core. Effettivamente, ascoltando il loro album, c’è stato un certo shock, che in un primo momento mi ha respinto, a causa dell’esplosione di suoni e il cantato a tratti urlato e parlato.

Scena 2 è claustrofobico, potente e originale allo stesso tempo. Non lo si apprezza da subito, servono vari ascolti per percepire che c’è un grosso potenziale e tanta volontà nel proporre qualcosa di nuovo in un panorama italiano saturo di qualsiasi cosa. La tematica del disco, legata molto all’alienazione dell’essere umano, di per sè non è originalissima, ma lo diventa nel modo in cui viene raccontata. C’è tanto ritmo, ossessivo a tratti isterico e psichedelico, tanta sperimentazione e ricerca, che costringono l’ascoltatore più attento a riconoscere  il talento presente in questi ragazzi. Tanti i riferimenti che mi passano per la mente, dai Subsonica ai CCCP, agli Offlaga Disco Pax per il cantato, tutto magicamente mescolato con atmosfere cupe, scure, simili a quelle della Chicago fine anni 80 inizio anni 90 della Post-Industrial e della Glitch. Si sente che la band è preparata, ha basi solide sulle quali costruisce un album di 10 pezzi valido, ma sicuramente poco pronto a una fruizione di larga scala.  Il lavoro ha grandi elementi qualitativi, ma non è di facile comprensione e apprezzamento, serve buona volontà e onestà intellettuale per capire questa energia, a tratti irrazionale, che inizialmente ti colpisce come un pugno ben assestato. Una cosa è certa, sebbene non li abbia mai visti: un loro concerto sarà tutto tranne che noioso.

Tracklist

1. Piccoli omicidi fatti in casa
2. Senza lingua
3. L’arte del poker
4. Ritmo spastico
5. Col-Lasso di tempo
6. ciNECROnica
7. Asces(s)i
8. RESET
9. Tempi morti
10. La regola delle 3 S o dello SBIANCAMENTO DELL’ANima


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Fabrizio Necci

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