VNV Nation @ Atlantico Live, Roma (Testo di Daniele Latini, Foto di Stefano D’Offizi)

VNV Nation 01webEssere audaci nella musica è fondamentale. Ne sanno qualcosa i VNV Nation, band storica nei generi synth-pop, trance ed EBM (racchiusi insieme nel Future-pop), che non finiscono mai di stupire e regalare al pubblico opere di eccezionale qualità.

Da anni sulle scene attraverso tour e partecipazioni ai festival più importanti del settore, la loro musica sembra non stancare mai: forse per la carica dei brani, sapientemente sprigionata attraverso arrangiamenti da veri professionisti del sound (archi, pianoforti e cori la fanno da padroni, nonostante i synth arpeggiati siano l’elemento fondante dal primo all’ultimo album) o i testi, autentiche perle che toccano i temi più insidiosi, dalla religione con sfumature filosofiche alla società, senza tralasciare lati più malinconici e intimisti, rappresentati soprattutto dalla ballad capolavoro intitolata Illusion, tratta dall’album Judgement del 2007.

Verrebbe spontaneo classificarli nel grande calderone EBM e Synth-pop che racchiude gruppi quali Apoptygma Berzerk, Icon of coil e Assemblage 23, ma assistendo ai live, si cambia decisamente opinione. Ciò che più colpisce è l’eterogeneità del pubblico, i VNV Nation possono essere amati da qualsiasi tipo di ascoltatore: dal cosiddetto “intenditore del genere” alla casalinga di Voghera che poco si intende di Future-pop. Se quindi, andando ad una loro esibizione, vi aspettate di ritrovarvi in un grande zoo di cyber, darkettoni, gothic…beh, potreste rimanere “delusi”.VNV Nation 05web

Dopo quasi un anno di assenza nella capitale (l’ultimo concerto risale al Maggio 2012), i VNV Nation tornano live per promuovere il nuovo album Transnational. Curioso il fatto che tra le città italiane venga scelta quasi sempre ed esclusivamente Roma, alla quale la band sembra particolarmente legata, almeno ascoltando le parole indirizzate al pubblico nei frequenti scambi di opinioni tra un brano e l’altro.

Si parte con la potente Retaliate, tratta dall’ultimo album: la cosiddetta partenza a bomba. Bassi potentissimi e un Ronan Harris che invita le persone a spingersi sotto al palco. Il buongiorno si vede dal mattino.

Si continua con Sentinel, da Of faith, power and glory del 2009, che fa da apripista per uno dei pezzi forti della band, Chrome, con un sound curato nei minimi dettagli come per tutti i brani successivi.

Si continua con Primary, tratta dall’ultimo album, ed un Ronan Harris visibilmente stupito ed eccitato dell’entusiasmo dimostrato dal pubblico, e si arriva alla malinconica e intimista Illusion, tra i pezzi più famosi, e direi giustamente, della band. Un pianoforte effettato a dovere e la voce piacevolissima di Harris creano l’atmosfera per dimenticare il ritmo e coinvolgere emozionalmente lo spettatore.

Ma siamo ad un concerto dei VNV Nation! Si riparte quindi con Everything, uno delle opere più synth-pop, passando per Space & Time, ballabile e coinvolgente. Da sottolineare la performance di Mark Jackson, assolutamente originale, con una batteria elettronica suonata in piedi che contribuisce all’aspetto scenografico arricchito dagli effetti visivi dietro di lui.

Si ritorna ad un approccio sinfonico con Tomorrow Never Comes, per continuare con un tuffo nel passato con Standing, tratta dal terzo e uno dei più importanti album della band, Empires, del 1999.VNV Nation 06web

Successivamente, spazio a Off screen, The farthest star e Resolution, il tutto condito con un simpatico siparietto tra Harris e il pubblico, in cui il frontman si concentra sui fan più accaniti e dedica il concerto ad un fan li presente che non si perde nemmeno un live della band. Di certo al buon Harris non manca la memoria visiva.

Si giunge al termine del concerto attraverso due bis, in cui c’è spazio per Control, Nova, una nuova e bellissima versione acustica di Further ed un ritorno all’album Matter and Form del 2005 con Homeward e Perpetual.

Sicuramente molti pezzi, uno su tutti il singolo più famoso, Legion, sono i grandi assenti in questo live, per il quale la band inglese/irlandese ha preferito una performance più incentrata sui nuovi lavori e meno “nostalgica”.

Set-list:

1. Retaliate

2. Sentinel

3. Chrome

4. Primary

5. Illusion

6. Everything

7. Space & Time

8. Tomorrow never comes

9. Standing

10. Off screen

11. The farthest star

12. Resolution

 

Encore:

13. Further (piano version)

14. Homeward

15. Control

Encore 2:

16. Nova

17. Perpetual


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Daniele Latini

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