Score
CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'
Conclusione : Duttile
Dicevamo della varietà che caratterizza l’album: suoni grezzi, cantati orecchiabili, schitarrate graffianti e arpeggi raffinati. C’è l’approccio post-punk, tipico dell’underground di due decenni fa, di Kronos, traccia migliore dell’album, con chitarre che più ruvide non si può, accompagnate da un’ottima ritmica, spezzata da un assolo breve ma incisivo e completate dalla voce di Luciano Panama, rabbiosa e sferzante. Il riff semplice di I Can arriva a toccare il math-rock più fine, mentre The Maya e Navarra sono le tracce (ancora) più dure e rabbiose del disco, dove però gli Entourage non perdono mai l’equilibrio, pur giocando con cambi di ritmo e di intensità. Alcune canzoni mescolano le varie influenze della band, da quelle più morbide, che sfociano nelle linee vocali vicine al pop, a quelle più frizzanti, che costruiscono la base solida su cui sviluppare la traccia; Guru e Giungla ne sono l’esempio migliore. Un’atmosfera sognante e dei suoni spaziali caratterizzano, poi, Brigitte e Evoluzione, pezzi più mesti e rassegnati, ma mai piatti, grazie alla carica espressiva donatagli da chitarre e voce. I brani più riflessivi e orecchiabili sono Tappeto volante, sviluppata su un lento arpeggio di chitarre acustiche, che, grazie anche al cantato, è accostabile ai terreni del pop italiano, Battiti, che si discosta dalla traccia precedente esclusivamente dall’abbandono della base acustica per l’adozione del pianoforte, e Prima Luce, che cresce progressivamente ma senza mai arrivare ad una vera esplosione.
Nonostante questa discontinuità nello stile, l’album è assolutamente compatto, legato da un fil rouge che attraversa tutti i suoi brani. Non si ha mai l’impressione di un brusco interrompimento, di un pezzo scollegato dal precedente, mai uno strattone. E se questa duttilità dà valore a questo lavoro, la scrittura (anche dei testi) e la composizione ne rappresentano il freno, visto che spesso il disco suona prevedibile o quanto meno “già sentito”. Un limite che, però, è superabile, anzi che va superato, per accrescere lo spessore dei lavori futuri.
Tracklist:
1. Tappeto Volante
2. Kronos
3. I Can
4. Battiti
5. Guru
6. The Maya
7. Navarra
8. Giungla
9. Prima Luce
10. Brigitte
11. Evoluzione