Negrita live @ Teatro Sistina, Roma (testo di Stefano D’Offizi, foto di Matteo Pizzicannella e Stefano D’Offizi)

Negrita01webIl Teatri Tour prosegue senza sosta dopo aver toccato moltissime città Italiane, riscosso un quantitativo indefinibile di applausi e registrato diversi Sold Out in tutta la penisola. Avevamo seguito i Negrita anche a Firenze, parlato dei loro live in lungo ed in largo attraverso le nostre pagine, tramite le nostre fotografie e le loro canzoni. Così abbiamo deciso di esserci anche stavolta, mischiando un po’ le carte per raccontare da un’altra prospettiva un concerto che ha saputo rapire letteralmente il Teatro Sistina di Roma. Lo show prende vita alle 21:00 in punto come da programma, una delle rare eccezioni al mondo dei live che vuole una folla in trepidante attesa. Le luci si spengono ed il sipario scompare, per lasciare spazio ai Negrita che partono in quarta sommersi dalle urla e dagli applausi. Pau (Paolo Bruni), frontman della band, se ne sta a braccia conserte, osservando la platea dal suo sgabello ed intonando Bonanza, brano di apertura di ogni data del tour, inutile dire che il pubblico non sembra avere intenzione di restare ad ascoltare in silenzio. Negrita04webSi tratta semplicemente del principio di quello che sarà uno spettacolo di oltre due ore e giunti neanche a metà della setlist, il pubblico non regge e scatta in piedi abbandonando le comode poltrone del Sistina. Come biasimarli? Si tratta comunque di un concerto Rock, sebbene presentato per buona parte in acustico, e la voglia di contribuire alla festa spinge tutti in piedi, a battere le mani ed a cantare i ritornelli di Splendido, Hemingway e Destinati a Perdersi (per citarne alcuni). “Questa è dedicata a tutti quelli che stanno passando un momento difficile, perchè una canzone può dare una piccola spinta…” preambolo che precede La Tua Canzone, brano inedito del 2013 di cui si può apprezzare un videoclip decisamente senza tempo. Drigo (Enrico Salvi) e Mac (Cesare Petricich) danno l’idea di trovarsi perfettamente a proprio agio, incrociandosi a colpi di chitarra nelle reinterpretazioni più soft anche nei brani che originariamente suonano più movimentati, su tutti Malavida, Soy Taranta e Mama Maè sul finale.2 Segue Gioia Infinita, ultimo brano, dove l’intero pubblico accompagna a squarciagola la band per una perfetta conclusione di uno show durato oltre due ore senza cali d’intensità, la promessa dei Negrita è accolta con l’ennesimo unanime applauso: “Prossimo appuntamento ad Aprilia, saremo più casinari!” e naturalmente, Relics farà di tutto per esserci nuovamente. Terninato lo show, la folla si riversa per le strade dove piove a dirotto e con violenza, ma sono sicuro che nessuno dei presenti abbia minimamente pensato che non ne sia valsa la pena.

Un ringraziamento speciale a Silvia per la preziosa collaborazione.

 

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Stefano D'Offizi

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