The Ocean + Shining + Tides From Nebula + Hacride @ Traffic (testo e foto di Mario Cordaro)

Data molto interessante questa, vista la presenza di quattro nomi sulla “cresta dell’onda”, se la frase può esser applicata ai generi proposti: sludge/post-hardcore per i tedeschi The Ocean, post-rock per i polacchi Tides From Nebula, mentre i norvegesi Shining (da non confondersi con quelli svedesi) e gli Hacride si cimentano rispettivamente con metal/jazz e progressive metal.
Proprio quest’ultimi calcano per primi il palco del Traffic, riscuotendo il favore del pubblico con un sound intricato, ricco di tempi dispari/sincopati e stacchi alla Meshuggah. Non li avevo mai ascoltati prima, ma non capisco come mai vengano definiti death/prog quando del primo non c’è traccia e non si nota la minima somiglianza con nomi quali Nocturnus o ultimi Death, tanto per citare i primi che mi vengono in mente. Il cantato alterna con discreta frequenza clean e semigrowl per un risultato finale che incassa molti apprezzamenti tra le “leve” più giovani.

DSCF3092Tracklist:

– Introversion
– Overcome
– Perturbed
– Act Of God
– My Enemy

Coordinate totalmente differenti hanno i Tides From Nebula; l’assenza di cantato (come i Karma To Burn recensiti recentemente) permette a questi ragazzi di giocare sull’alternanza di ritmiche lente/veloci e sugli effetti (forse un po’ troppi) per costruire i loro pezzi. Devo ammettere di non aver mai visto una band post-rock usare le due chitarre in tapping contemporaneamente, oltre al basso a cinque corde e la batteria elettronica. Trovate indubbiamente interessanti, ma che non nascondono un’eccessiva omogeneità della loro proposta: dopo l’esaltazione iniziale, si fatica a distinguere una canzone dall’altra. La speranza è che nel prossimo disco riescano ad aggiungere quel minimo di varietà in più, attualmente mancante.

Tracklist:

– Up From Eden
– Only With Presence
– Hollow Lights
– Telescope
– The Fall Of Leviathan
– Tragedy Of Joseph Merrick

La serata sembra svolgersi comunque nel migliore dei modi, quando l’intoppo è dietro l’angolo; gli Shining sono già sul palco ma non accennano minimamente a suonare. Il cantante Jørgen Munkeby spiega al pubblico (ormai numeroso) di attendere l’ok dal loro promoter in quanto dicono di non esser stati pagati. Parlando con addetti ai lavori a fine concerto, vengo invece a sapere di superiori pretese degli stessi Shining e dei The Ocean rispetto a quanto pattuito, davvero un comportamento poco professionale da parte loro. Questi alterchi non influenzano la prestazione degli stessi Shining, i quali propongono diversi estratti dal loro album Blackjazz, compresa la cover dei King Crimson (non riuscita benissimo secondo il sottoscritto) “21th Century Schizoid Man”. I suoni però risultato confusi e impastati, e considerando anche l’uso del sax c’è da rammaricarsi. Mi chiedo come mai le bands in tour non si affidino ai fonici dei locali, piuttosto che portarsi dietro i loro, se i risultati sono questi.DSCF3118

Tracklist:

– I Won’t Forget
– Healter Skelter
– Fisheye
– My Dying Drive
– The One Inside
– 21st Century Schizoid Man (cover King Crimson)

Tocca ora ai The Ocean chiudere la serata, ovviamente non prima d’affermare che questa di Roma sarà l’ultima data con il loro attuale promoter. Mi limito a riportarla per dovere di cronaca e lascio a voi il beneficio del dubbio.
La band, sicuramente influenzata da quanto accaduto, limita di molto la sua consueta energia sul palco anche se il set viene portato a compimento, almeno in quest’occasione, con professionalità. Il cantante Loïc Rossetti non si fa mancare il consueto stage diving sul pubblico, anche se i chitarristi per ovvi motivi di spazio non hanno potuto farlo. La gente presente (locale pieno per tre quarti) acclama la band e il loro sludge/post-hardcore: in una canzone è ospite anche il cantante degli Hacride, ma i pensieri corrono a quanto accaduto. Ovviamente l’organizzazione romana è sollevata da qualsiasi tipo di responsabilità, ma in futuro sarà meglio che il Traffic si premunisca contro comportamenti del genere, i quali fanno solo male alla musica tutta.

DSCF3128Tracklist:

– Epipelagic
– Mesopelagic: Into The Uncanny
– Bathyalpelagic I: Impasses
– Bathyalpelagic II: The Wish In Dreams
– Bathyalpelagic III: Disequillibrated
– Abyssopelagic I: Boundless Vasts
– Abyssopelagic II: Signals Of Anxiety
– Hadopelagic I: Omen Of The Deep
– Hadopelagic II: Let Them Believe
– Demersal: Cognitive Dissonance
– Benthic: The Origin Of Our Wishes


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Mario Cordaro

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