I Cani@Circolo degli Artisti, Roma (di Fabrizio Necci, foto di Simone Giuliani)

_DSC4795Due date sold out, questo il biglietto da visita de I Cani, che arrivano al Circolo degli Artisti in due freddi giorni feriali di dicembre, lasciando poco e niente ai detrattori sempre pronti alla facile polemica e al disfattismo, ma questa volta disintegrati dai numeri. Un sold out in prevendita infatti non è cosa da poco, figuriamoci due. Io assisto al concerto del giovedì, il secondo in ordine temporale, volutamente non ho ricercato notizie e commenti su quello del giorno precedente, proprio per risultare il più obiettivo possibile. La curiosità è elevata, soprattutto dopo l’ascolto del secondo album Glamour e appena saliti sul palco noto le prime differenze. La formazione live è quasi la stessa, ridotta a quattro elementi con Niccolò Contessa alla voce e i synth, Andrea Suriani, new entry, ai synth, Simone Ciarocchi alla batteria e Valerio Bulla al basso. Sin dall’inizio noto una grande coesione nella band, molto più spigliata e piacevole da ascoltare. Il concerto si apre con Come Vera Nabokov, uno dei pezzi migliori dell’album. Il pubblico risponde subito presente_DSC4810 cantando ogni singola parola e continuando per tutta la durata del live. Mi sembra incredibile vedere una cosa del genere, sebbene si intuisse sin da subito la potenza di questo secondo lavoro. Il delirio vero arriva su quelli che ormai sono pezzi classici, come Hipsteria, I Parioli di diciott’anni, Post Punk, Velleità. Le nuove canzoni si difendono benissimo, dimostrando che Contessa ha fatto centro un’altra volta, nonostante il cambio di rotta nei testi, più intimi e personali rispetto a Il Sorprendente album d’esordio de I Cani. Di notevole qualità e grande effetto anche il visual che accompagna il live, curato nei minimi dettagli e a tema con le canzoni, una mossa giusta che colpisce nel segno. Il live scorre veloce tra ritmi elevati e stage diving, in una performance davvero impeccabile. Tutto questo suona proprio come una conferma e una consacrazione definitiva per una band lanciata verso traguardi importanti e che fa ben sperare per il futuro.

Setlist:

Come Vera Nabokov
Storia di un impiegato
Hipsteria
Asperger
Corso Trieste
I pariolini di diciott’anni
Non c’è niente di twee
Le coppie
Il pranzo di Santo Stefano
San Lorenzo
Post Punk
FBYC (Sfortuna)
Storia di un artista
Introduzione
Velleità
Lexotan

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Fabrizio Necci

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