Touchè Amorè – Is Survived By (Deatwish, 2013) di Simone Pilotti

Sarà perché l’ho ascoltato per la prima volta in un interminabile viaggio solitario in treno, in piena notte, quando dal finestrino si vedono solo le luci dei palazzi e dei lampioni, quando tutto attorno l’atmosfera è mesta e rassegnata. Sarà perché mi ha accompagnato anche nel ritorno a Torino da Marassi, dov’ero stato a vedere Genoa-Toro, ennesima partita buttata dai Nostri, dai Miei, in una serata gelida e ventilata in cui a scaldarci non era servita neanche la birra. Sarà per la copertina che sembra un ricordo filtrato da un occhio fragile e smarrito. Sarà, ma questo Is Survived…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Sincero

Voto Utenti : Puoi essere il primo !

Touchè AmorèSarà perché l’ho ascoltato per la prima volta in un interminabile viaggio solitario in treno, in piena notte, quando dal finestrino si vedono solo le luci dei palazzi e dei lampioni, quando tutto attorno l’atmosfera è mesta e rassegnata. Sarà perché mi ha accompagnato anche nel ritorno a Torino da Marassi, dov’ero stato a vedere Genoa-Toro, ennesima partita buttata dai Nostri, dai Miei, in una serata gelida e ventilata in cui a scaldarci non era servita neanche la birra. Sarà per la copertina che sembra un ricordo filtrato da un occhio fragile e smarrito. Sarà, ma questo Is Survived By, nella mia lettura, è ancora più malinconico di quanto non lo sia già di per sé. Doloroso, come pochi, per come coniuga le chitarre graffianti alla rabbia delle parti vocali, e fulmineo, come se le dodici tracce fossero solo degli urli isolati, vista la loro brevità.

I Touchè Amorè non sono all’esordio discografico, hanno già all’attivo due album e un Ep, ma per alcune caratteristiche sembra che lo siano. Non tanto per la presenza di imperfezioni (non paiono esserci) nella scrittura, nella registrazione o nella produzione. Piuttosto per la spontaneità e l’urgenza che riescono a riversare nei solchi di Is Survived By, come sanno fare le migliori formazioni al primo appuntamento col mercato, dai Clash di The Clash (1977) ai Jesus And Mary Chain di Psychocandy (1986) ai Nirvana di Bleach (1989). Non stiamo né delirando né bestemmiando, né accostando i Touchè Amorè alle band di cui sopra. Anche perché lo stile non è minimamente paragonabile: emocore dei più cristallini e post-hardcore dei più sferzanti, di quelli che si compongono di chitarre punk e ricami malinconici, di liriche a metà tra l’infuriato e il rassegnato e di ritmiche essenziali e martellanti. Bene, ma proprio grazie all’impulsività e alla franchezza di cui parlavamo sopra i cinque losangelini riescono ad elevarsi rispetto all’ondata di gruppi devoti a questi suoni, riescono ad apparire più originali e più freschi rispetto alle note, spesso piatte, delle band del settore.

Trenta minuti vorticosi, capaci di risucchiare e schiacciare l’ascoltatore, grazie all’enorme energia espressiva che contengono. E allora pazienza se il suono può sembrare povero, scarno e monotono, perché è vero che i Touchè Amorè non si discostano mai dagli accordi pungenti e dalla architettura essenziale del punk, ma gli rimangono ancorati con una dolcezza e un’innocenza uniche. Ipnotiche, a loro modo, perché in grado di conquistare l’attenzione e non perderla. L’unica traccia che esce da questi schemi – che è anche una delle più lunghe dell’album – è Non Fiction, che fa la sua comparsa quando ci siamo già incamminati verso la fine, quasi a voler chiudere il lavoro con una carezza: lenta, fine, dimessa, si giostra su un quieto arpeggio di due chitarre e un ritmo narcotico, fino alla comparsa di Jeremy Bolm, cantante, che si esibisce in un morbido parlato. Per il resto il trend stilistico è quello tipico del genere: solo che ad esso si aggiungono una voce esplosiva e intensa, un sapiente uso delle chitarre, che siano di sottofondo, che siano di ricamo, ed una costanza nel variare ritmo e linee di basso.

Non male, per essere un esordio.

 

Tracklist:

1 – Just Exist

2 – To Write Content

3 – Praise/ Love

4 – Anyone/ Anything

5 – DNA

6 – Harbor

7 – Kerosene

8 – Blue Angels

9 – Social Caterpiller

10 – Non Fiction

11 – Step

12 – Is Survived By


Commenti

Simone Pilotti

Click here to connect!