I Nastri – I Nastri (Autoproduzione, 2013) di Giulia Pierimarchi

I Nastri registrano un esordio discografico di indiscussa cura compositiva e lirica. Il loro primo lavoro, dal titolo omonimo, presenta il gruppo milanese a tutto il circuito del pop underground italiano. Accostabili al post-rock cantautoriale di progetti come I Quartieri, Fiori di Cadillac e Il Disordine delle Cose, I Nastri pubblicano un album di pop intimista. É un disco che impegna il nostro tempo ad operare un ascolto attento. Il loro talento compositivo è capace di generare testi che tracciano frammenti d'esistenza, piccoli viaggi interiori, giovanili esperienze emozionali. L'implosione introspettiva dei loro componimenti, che richiama alla dimensione intima della canzone d'autore di Moltheni, viene enfatizzata da…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Che suono ha la speranza? E la malinconia?

Voto Utenti : 3.45 ( 3 voti)

1454995_494321620665606_1900061857_nI Nastri registrano un esordio discografico di indiscussa cura compositiva e lirica. Il loro primo lavoro, dal titolo omonimo, presenta il gruppo milanese a tutto il circuito del pop underground italiano.
Accostabili al post-rock cantautoriale di progetti come I QuartieriFiori di Cadillac e Il Disordine delle Cose, I Nastri pubblicano un album di pop intimista. É un disco che impegna il nostro tempo ad operare un ascolto attento.
Il loro talento compositivo è capace di generare testi che tracciano frammenti d’esistenza, piccoli viaggi interiori, giovanili esperienze emozionali. L’implosione introspettiva dei loro componimenti, che richiama alla dimensione intima della canzone d’autore di Moltheni, viene enfatizzata da sussurri progressive e da languori di avvolgenti feel psichedelici. I quali riescono a designare bene le atmosfere malinconiche e chiaroscurali di testi come Come nei filmChe vuoi che sia e Non ci ho messo tanto. Brano quest’ultimo ricco di incursioni dream pop, vicino alle tonalità eteree dei Mercury Rev. Riconducibili a questi per la commistione tra psychedelic e ritmiche sognanti, sulla loro formazione musicale rimane impressa la matrice nordica, sobria che caratterizza i suoni e le melodie per quel tratto offuscato, difficile da percepire nel mezzo della stagione crepuscolare evocata. CastOne Colour SceneCharlatans sono questi i riferimenti per le composizioni di Alessio Buongiorno (tastiere e voce), Federico Marin (chitarra e voce), Roberto Paladino (basso e voce), Stefano Bruni (chitarra) e Daniele Capuzzi (batteria).
I 5 nelle 14 canzoni che compongono il disco, rincorrono, tramite il suono carezzevole del mellotron e quello nostalgico dell’hammond una continua evocazione. Nei testi si ancorano spesso al ricordo di un amore, con tutte le contrastanti sensazioni di gioia e crollo emotivi. Di speranza vissuta come forma di rassicurazione mentale e al contempo come prigionia. Per rivivere mentalmente questi stati emotivi usano echi e riverberi. Su questa contrapposizione di stati d’animo creano da brano a brano un’atmosfera, realizzando una sorta di concept intimistico. In questo intento, il lavoro della band, ha un’attitudine stilistica tendenzialmente brit. Anche per la capacità di amalgamare e sondare i diversi background dei componenti, riuscendo così ad inserirsi all’interno di un indirizzo musicale orecchiabile e sofisticato.
Prova della loro inclinazione esplorativo-sonora sono i turning point come la divagazione funk in Sette, che ricorda le ultime vicissitudini trip-hop di Damon Albarn. L’orchestral-pop di Come nei film: un lento per un revival beatleasiano 90’s, sullo stile melanconico di Under the Westway dei Blur. E a seguire di tutt’altra indole Il crollo, una ballad acustica dove il glockenspiel rafforza la ritmica tenue delle percussioni, mentre la sommessa linea melodica vocale, con i cori che si susseguono l’uno sull’altro, sembrano dar forma alle ipotetiche riflessioni inconsce notturne raccontate nel brano.
É un album che muta verso molteplici forme di espressione musicale questo de I Nastri, che esplora la sfera emotiva, sperimentando nelle metriche e nel sound differenti mood e che proprio su questo fattore può giovare della sua qualità espressiva.


Tracklist
:
1. Nero
2. Love love love
3. Umano
4. Niente è importante
5. Come me
6. Come nei film
7. Che vuoi che sia
8. Il crollo
9. Non ci ho messo tanto
10. Sette
11. Corri se mi senti
12. Nelle favole
13. Non sento più
14. Un colpo al cuore


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Giulia Pierimarchi

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