Concreat – Mojo Rising (Som Non-Label, 2014) di Marco Calò

Melodie e ambientazioni inspiegabili e di chiaro stampo nostalgico e retrò. Un connubio tra rock moderno e psichedelia fanno di Mojo Rising, disco d'esordio dei Concreat, una delle novità più intriganti della scena musicale siciliana e non solo. Il disco, la cui data di uscita è datata 11 aprile, è figlio di collettivo che nasce in forma embrionale a Palermo nel 2008, composto da due chitarre e batteria, che propone sonorità tra il blues e il rock in stile Blues Explosion, Black Keys e White Stripes, mantenendo però come filo conduttore la passione per i Beatles che accomunava il trio. Le attività della band si intensificano…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Psichedelico

Voto Utenti : 2.76 ( 6 voti)

131229_copertina_HD_DEF-01Melodie e ambientazioni inspiegabili e di chiaro stampo nostalgico e retrò. Un connubio tra rock moderno e psichedelia fanno di Mojo Rising, disco d’esordio dei Concreat, una delle novità più intriganti della scena musicale siciliana e non solo. Il disco, la cui data di uscita è datata 11 aprile, è figlio di collettivo che nasce in forma embrionale a Palermo nel 2008, composto da due chitarre e batteria, che propone sonorità tra il blues e il rock in stile Blues Explosion, Black Keys e White Stripes, mantenendo però come filo conduttore la passione per i Beatles che accomunava il trio. Le attività della band si intensificano nel 2012, quando l’inserimento nella line-up di basso e tastiere portano i Concreat ad un radicale cambio di sound, meno sporco e più sperimentale. Oggi la band è composta da Riccardo Villanti (voce, chitarra, tastiere), Manfredi Mazziotta (voce, chitarre), Gaetano Solazzo (voce, basso)e Marco Villanti (batteria, percussioni).

Il viaggio ha inizio con Time, brano che rappresenta la perfetta sintesi del concetto musicale della band, sound potente e stranamente vintage. Le analogie musicali si sprecano, dal leggerezza dei cori in stile Kasabian alla ruvidezza delle chitarre dei Franz Ferdinand. Il tutto accompagnato da una tappeto fatto di synth e percussioni precise. Il brano culmina in un finale totalmente folle e con un piacevole accenno noise. Secondo brano è Mojo Rising, title-track del disco. Brano molto caratteristico, forse il più particolare dell’intera produzione. Un pezzo che riporta indietro nel tempo e nel quale è ancor più evidente l’influenza del periodo folle di John Lennon & Co. Il disco prosegue con Tea In The Desert, brano che fu registrato dalla band presso gli 800A Studios di Palermo, e che ebbe un così inaspettato riscontro di pubblico da convincere la band a tornare in studio per registrare l’intero EP tra luglio e 33novembre 2013. Il brano mantiene invariate le sonorità ridondanti tipiche dei Concreat. Sonorità che si incentrano più su un aspetto elettronico in Concrete, quarto brano del disco, introdotta da un torbido e cupo synth al quale si uniscono poi le chitarre, reverberate a dovere. Anche in questo brano i cori fanno fare il salto di qualità alla band. Il disco si avvia al termine con l’ultimo dal titolo Middle Of The Town, che viene scomposto in due parti, i brani si distaccano molto dalle sonorità fin qui espresse dalla band risultando molto più vivaci e gioiosi rispetto alle ambientazioni psichedeliche che permeano l’intero album. Un geniale passaggio melodico tra la parte 1 e la parte 2 del brano rendono Middle Of The Town il brano perfetto per chiudere questo sensazionale viaggio musicale.

La ricerca di un sound puro, che unisca la psichedelia beatlesiana ad un rock più attuale culmina con un viaggio lungo 6 tappe. Il quartetto musicale al suo primo tentativo ha già fatto centro, riuscendo ad attualizzare melodie che sembravano dover rimanere chiuse dentro i vinili di Beatles, Doors, Pink Floyd ecc. e lo ha fatto senza dissacrare o imitare, ma inventando un sound che risulta totalmente nuovo e inaspettato. Un nuovo bel prodotto made in Sicily.

 

Tracklist:

1. Time
2. Mojo Rising
3. Tea In The Desert
4. Concrete
5. Middle Of The Town Part 1
6. Middle Of The Town Part 2


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Marco Calò

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