M.C.N. – u cirivieddu chi è? acqua?? (Qanat Records/Goodfellas, 2013) di Marco Calò

Non occorre un ascolto troppo approfondito per capire che la musica dei sicilianissimi M.C.N. (acronimo che un buon siciliano saprà decifrare) non è stata concepita per ogni tipo d'orecchio. La forma brutale di musica e testi spesso non-sense e incoerenti creano un amalgama sporca, feroce e irrazionale dove a farla da padrone è la lingua siciliana (palermitana ad essere precisi) parlata alla perfezione dai componenti della band, Carmelo "Minchia zero" Pipitone alla voce, già chitarrista dei Marta sui Tubi, Davide "Cacata #01" Paolini alla chitarra elettrica, proveniente dai Venua, Roby "Niente cu nuddu" Vitari alla batteria ex militante di Jester Beast, The…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Made in Sicily

Voto Utenti : 4.8 ( 1 voti)

mcn1Non occorre un ascolto troppo approfondito per capire che la musica dei sicilianissimi M.C.N. (acronimo che un buon siciliano saprà decifrare) non è stata concepita per ogni tipo d’orecchio. La forma brutale di musica e testi spesso non-sense e incoerenti creano un amalgama sporca, feroce e irrazionale dove a farla da padrone è la lingua siciliana (palermitana ad essere precisi) parlata alla perfezione dai componenti della band, Carmelo “Minchia zero” Pipitone alla voce, già chitarrista dei Marta sui Tubi, Davide “Cacata #01” Paolini alla chitarra elettrica, proveniente dai Venua, Roby “Niente cu nuddu” Vitari alla batteria ex militante di Jester Beast, The Art Of Zapping, Headcrasher, e Giacomo Maria Carpa alias “Saidda Salata” al sax e synth.

Il disco è un miscuglio primordiale di hardcore miscelato a sonorità e linguaggio siciliano, il prodotto che ne viene fuori è un esperimento musicale certamente riuscito. Le 14 tracce soltanto una volta superano i 2 minuti e mezzo, come vuole la tradizione del genere grind-core che permea l’intero lavoro.

L’apertura è brutale, e viene affidata al brano Un haio soiddi, brano estremo che fa intendere ampiamente l’asprezza del disco. Il secondo brano è Bomboniera che mantiene lo stile sostenuto del precedente brano. Rarigghia è il terzo brano, e forse il più particolare del disco, con un simpatico intermezzo parlato, ovviamente in lingua madre siciliana, che divide le ritmiche brutali che fanno da cornice allo scream/growl di Carmelo Pipitone. Il brano che segue è forse il più conosciuto e apprezzato della band, Parinu compiuter, è un brano a tratti esilarante per chi sa apprezzare e comprendere i dialoghi e i deliri espressi in siciliano, ma anche in italiano. A questo brano fa seguito Accendino e mcn2portachiavi, mantenendo le ritmiche estreme e hardcore finora espresse dagli M.C.N. I brani si continuano a susseguire alternando ritmiche selvagge a sproloqui in siciliano che non possono che strappare un sorriso a chi ascolta. In particolare il brano U benjo risulta essere esilarante nei dialoghi, con frasi del tipo “ora vi fazzu abbiri comu si suana test’ ì minchia!” seguito da un meraviglioso assolo di benjo. Seguono poi L’accollino, Dum arruse, U cchiu foitte Piezz i cuinnutu, quest’ultimo titolo particolarmente enfatico e che non lascia troppi dubbi sul contenuto della traccia anche a coloro che non sono afferrati alla lingua sicula. Il rumoroso viaggio prosegue con Medjugorje, U giubbuattu, Bozza TV e si chiude con l’ultimo brano che da nel senso il titolo al disco, U cirivieddru è chino r’acqua.

Così si conclude un disco estremamente ben suonato e ben interpretato da quattro musicisti che hanno il merito di aver realizzato un disco senza fronzoli e senza accontentare nessuno se non la loro voglia di raccontare storie, anche le più banali, utilizzando termini, linguaggio e suoni totalmente atipici ma scelti dai componenti. Un disco estremo e sincero, che tratta gli argomenti più disparati, dal malessere per la così detta tv spazzatura in Bozza TV, alla ricerca del rispetto reciproco con accenno al galateo di L’acollino.

Un disco che verrà apprezzato particolarmente da quei siciliani emigrati lontano dalla propria terra e che scoprono l’emozione di sentire il magico suono del dialetto siciliano, sul loro volto andrà a stamparsi il sorriso più sincero.

 

TRACKLIST

1. Un haio soiddi
2. Bomboniera
3. Rarigghia
4. Parinu compiuter
5. Accendino e Portachiavi
6. U Benjo
7. L’accollino
8. Dum arruse
9. U cchiù Foitte
10. Piezz i cuinnutu
11. Medjugorje
12. U giubbuattu
13. Bozza TV
14. U cirivieddru è chino r’acqua


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Marco Calò

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