Ex-KGB – False Hope Corporation (Prosdocimi, 2013) di Stefano Capolongo

Con in testa la Russia, quella più oscura e segreta, gli Ex-KGB tornano a tre anni di distanza dal disco d'esordio "I Putin" con un lavoro musicalmente dirty: False Hope Corporation. Se, per una volta, volessimo andare controcorrente e dire che l'abito fa il monaco, la visione dell'artwork di questo album fa proprio al caso nostro. L'autore è Hurricane, illustratore  attivo in riviste del calibro di Frigidaire e Il Male, e il codice usato stavolta è un immaginario apocalittico e pagano raccontato con tinte decadenti. L'altro spunto pre-ascolto che potrebbe raccontare qualcosa è un nome: Ronan Chris Murphy, produttore che vanta collaborazione del calibro di King Crimson,…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Saetta

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exkgb (1)Con in testa la Russia, quella più oscura e segreta, gli Ex-KGB tornano a tre anni di distanza dal disco d’esordio “I Putin” con un lavoro musicalmente dirty: False Hope Corporation. Se, per una volta, volessimo andare controcorrente e dire che l’abito fa il monaco, la visione dell’artwork di questo album fa proprio al caso nostro. L’autore è Hurricane, illustratore  attivo in riviste del calibro di Frigidaire Il Male, e il codice usato stavolta è un immaginario apocalittico e pagano raccontato con tinte decadenti. L’altro spunto pre-ascolto che potrebbe raccontare qualcosa è un nome: Ronan Chris Murphy, produttore che vanta collaborazione del calibro di King Crimson, Steve Morse e Ulver e che ha deciso stavolta di puntare sul serio sul trio veneto. Abbiamo detto tanto ma non abbiamo detto ancora nulla. La musica? Liberatevi dagli indumenti più pesanti perché stiamo scendendo all’inferno. Le urla infernali che ci schiaffeggiano al primo play del lato A (I took it over) disegnano una prima strada. Si, lato A poiché False Hope Corporation vuole ricordare le vecchie pizze nere in vinile e per questo è diviso in due lunghe tracce (lato A e lato B), dai quali sono comunque estraibili dei brani. Parlavamo di una strada, essa è quella che la band ha voluto tracciare: heavy funk è la parola d’ordine, con il basso di Emanuele Cirani che fa la voce da gigante posizionato in mezzo alla via quasi ad indicarne la direzione. I Primus, i Fishbone e i Jane’s Addiction  sono presentissimi e rimodellati in forma personalissima in Blindness or else o nella meravigliosa Make it happen. In quest’ultima si coglie bene anche la poetica così critica degli Ex-KGB:  This world keeps us where it should/awake to see what’s in store/in chains too close to one another/without any second chances che sembra dirci ‘non stiamo cantando e suonando per dirvi come vivere ma per farvi rendere conto dello sfascio in cui ci troviamo’. Da questa strada maestra si dipanano viali, vicoli e mulattiere che conducono a un prog di stampo più duro (The defender, Running against the sun) in cui sembra di riascoltare certi King Crimson o un hard rock spinto (Who cares, Hold your breath, Lies) dove si da spazio alle digressioni personali in fatto di chitarre e tastiere di Mike 3d Alberto Stocco. Ma è solo in coda che tutto quanto detto prima viene assemblato, rimescolato, disciolto e distillato: False Hope Corporation it’s here to sanitize this nation canta Cirani mentre Stocco e Mike 3d lo sostengono avvalorandone la tesi.
Sentivamo la mancanza di un groove del genere e di un sound così cattivo, pungente e mai noioso. Finalmente.

Side A
1. I Took it Over – 0′ 00″
2. Blindness or Else – 04′ 30″
3. Make it Happen – 07′ 00″
4. This World – 11′ 02″
5. The Defender – 15′ 58″

Side B

1. Running Against the Sun – 0′ 00″
2. Who Cares – 03′ 32″
3. Hold Your Breath – 05′ 25″
4. Lies – 08′ 59″
5. False Hope Corporation – 13′ 12″


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Stefano Capolongo

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