WONDER VINCENT live a Perugia il 19 aprile

Wonder Vincent promo

19.04.14 ore 23:30
WONDER VINCENT LIVE @ URBAN CLUB (Perugia)
Opening act: Blue Dean Carcione

Da quando Roller Kostner è sparito in giro per l’Italia si moltiplicano voci su Wonder Vincent. Qualcuno dice si sia sposato ed abbia cambiato vita, qualcuno che abbia addirittura vari figli illegittimi sparsi tra la penisola e le Svizzera. L’unica cosa certa è che ha battuto l’Italia in lungo ed in largo lasciando ovunque un ricordo indelebile di sè. Chi lo conosce bene dice che la chitarra si è ammalata ancora di più, il basso è definitivamente defunto, la batteria va cambiata ormai ad ogni concerto e la voce riesce ad essere (e)rotica anche quando non pronuncia le “erre”. L’unica cosa certa è che quando scendono dalle montagne i Wonder Vincent succede sempre qualcosa di straordinario.

Il nucleo della band nasce nel 2009 a Perugia come “Lo Sciopero Degli Andrea”, dall’incontro di Andrea Tocci (voce) e Andrea Spigarelli (batteria) e a loro si uniscono Andrea Meriggioli (basso) e Filippo Ciccioli (chitarra). I quattro scelgono il nome del gruppo in onore dei vari “Vincenzo” che hanno influenzato la cultura delle loro giovani menti, da Vincenzo Sparagna, direttore della rivista Frigidaire, al poeta Vincenzo Costantino, e iniziano ufficialmente l’avventura dei Wonder Vincent.
Tanti live, anche su palcoscenici importanti come quelli del M.E.I. di Faenza, del Qube di Roma e del Teatro Puccini di Firenze, tante canzoni e subito due cambi della guardia: a sostituire chi si ritira arrivano Matteo Cirella (basso) e Luca Luciani (chitarre).
Nell’instabilità del momento nasce GOOD NEWS FOR HARD TIMES (buone notizie per tempi duri), primo EP autoprodotto dalla band, uscito nel novembre del 2011: nei tre brani la vecchia scuola afroamericana del Delta si coniuga con il funk sincopato e il country per sfociare in un rock’n’roll diretto e carnale.A distanza di un mese dall’uscita dell’album, i Wonder Vincent si trovano a dover sostituire temporaneamente Matteo Cirella. Al suo posto c’è Marco Zitoli, bassista con anni di esperienza alle spalle e con sonorità adatte a quelle della band. Nei mesi seguenti la band condivide il palco, tra gli altri, con Bud Spencer Blues Explosion, Folkabbestia, … A Toys Orchestra, Tre Allegri Ragazzi Morti e Modena City Ramblers, sempre con grande successo di pubblico..

Ad un anno da GOOD NEWS FOR HARD TIMES i Wonder Vincent rientrano in studio per un vero e proprio disco e il 23 Novembre 2012 esce il video ufficiale di “My Little Bunny”, primo singolo dal nuovo concept visualizzato in due mesi da oltre 3000 persone. Il 25 Febbraio 2013 è uscito “The Amazing Story of Roller Kostner” primo album della band. Nelle otto tracce contenute del disco si racconta la storia di Roller Kostner, reduce di guerra, pazzo d’amore e di vita.Tanto per non tradire le montagne russe, all’inizio del tour estivo, gli Wonder Vincent si trovano a dover cambiare di nuovo formazione con l’entrata di Fabrizio Scuteri al basso.Dopo l’abbandono di quest’ultimo, i Wonder Vincent si presentano alle selezioni di MarteLive 2013 con una nuova formazione in trio e le vincono per la regione Umbria.

Prima di loro sul palco Blue Dean Carcione.
Un uomo solo sul palco con ukulele, valigia (per battere il tempo con il piede) e voce. È Blue Dean Carcione.Il suo progetto è una sacrilega unione di ukulele, folk americano e occasionali cover della sua musa, e spirito guida, Cindy Lauper. Il tutto in un canale Youtube dove rendere testimonianza al mondo di questo suo disagio.
Blue Dean Carcione nasce a Muskogee, Oklahoma, il 29 novembre 1905. Figlio di un immigrato italiano convertitosi in pastore metodista e di una femmina di coyote, si avvicina giovanissimo alla musica popolare, al gospel, al tin pan alley e al blues. Un reduce della guerra civile gli insegna i rudimenti del banjo e l’arte della cavalleria. Adolescente, fugge di casa insieme a un’anziana donna Creek che sa trovare l’acqua con un bastone. Da quel giorno viaggia da un angolo all’altro degli Stati Uniti, camminando lungo i binari del treno, guadagnandosi da vivere come artista di strada, medium e venditore di lozioni vivificanti della fertilità. A San Diego nel 1933 compra da un marinaio giapponese un ukulele di terza mano, perché uno strumento piccolo gli dà meno impiccio. Nel ’39 parte soldato, ma torna subito dopo perché la vita militare non fa per lui. Nel 1957 si addormenta in un mercantile nel porto di Charlotte; quando si risveglia scopre di essere in Italia. Decide di rimanere, stabilendosi da qualche parte nella valle umbra Sud. Da quel giorno ha avuto molti figli, si esibisce alle sagre e coltiva un orto.


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Silvia Protano

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