I Cani + I Mostri + Testaintasca @ Atlantico live, Roma (di Stefano Panetta, foto di Stefano D’Offizi)

I Cani 01webIl 22 ottobre 2013 è uscito Glamour, secondo album de I Cani. Lavoro più complesso del primo che punta i riflettori sull’esperienza personale del cantante, sulla sua crescita, sulle sue ansie di uomo/impiegato/artista. Cambia l’album, cambiano i suoni, cambia l’immagine. Non ci sono pariolini e velleità ma è comunque il secondo sorprendente album dei Cani. Il punto più interessante del cambiamento è l’uso dell’immagine, la busta di cartone messa sulla testa per coprire il volto viene arsa, I Cani sono Niccolò Contessa. Con una precisione stilistica “wesandersoniana” ci racconta, senza dire nulla, brevi storie colorate e come un attento signor Palomar si guarda intorno, ricorda e connette.
Date le dimensioni della loro risonanza, la critica si divide in migliaia di sfaccettature, ma sono per la maggior parte positive. Nessuna band romana sotto etichetta indipendente ha mai raggiunto i risultati del gruppo di Contessa. I sold out mancati sono rari, infatti quando si è trattato di suonare a Roma con Glamour, si è dovuto sdoppiare la data in due serate successive al Circolo degli artisti. I Mostri 01webQuesta volta invece è stata scelto l’Atlantico live, capienza 3000 persone. Vedere I Cani suonare in un posto così grande è stato suggestivo, il suono era molto equilibrato e pulito, non c’erano suoni più dominanti di altri. Sono stati suonati entrambi gli album. I pezzi di Glamour erano più coerenti alle registrazioni per l’album, probabilmente perché tra il primo e il secondo album sono cambiati i tastieristi.
Nel complesso la qualità del live è cambiata. Non solo per l’equilibrio dell’esecuzione, ma anche Contessa stesso opta per un risultato più pulito, più coinvolgente. Tra una canzone e l’altra parla poco, concentrandosi sul ritmo del live, mantenendosi serratissimo. Il live è riuscito perché il grado di eccitamento e attenzione del pubblico sono stati tenuti alti fino alla fine, non ci sono stati momenti di down, perfino con le canzoni meno movimentate il pubblico non smetteva di saltare ed urlare. Testaintasca 03webÈ stata una lunga canzone de I Cani, senza interruzione.
L’unica pecca di questo live perfetto, è stata l’esecuzione in chiusura della traccia fantasma dell’album, 2033, scritta e cantata da Matteo Bordone. Pezzo ‘basso e tastiera’ che vorrebbe essere simpatico, basato sulla malinconia del ricordare il passato insieme ad un amico. È stata una scelta avventata perché è arrivato come un extra non necessario, ossia la stessa sensazione che si ha quando lo si scova durante l’ascolto del disco.
Nonostante questo intoppo nel finale rimane un live di altissima qualità, dove I Cani hanno mostrato il lungo percorso di crescita effettuato in giro per l’Italia. La grandezza del posto non fa differenza, il gruppo riesce sempre e comunque a comunicare e a gestire questa lunga canzone elettronico-intimista.
Con soli due album alle spalle I Cani sono una delle migliori band live del panorama.

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Stefano Capolongo

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