Lars Rock Fest 2014 ai blocchi di partenza: parlano gli organizzatori (a cura di Stefano Capolongo e Silvia Protano)

Il Lars Rock Festival è ai blocchi di partenza. Il 13 e 14 Giugno Chiusi ospiterà del festival organizzato da Fondazione Orizzonti, Comune di Chiusi e Gruppo Effetti Collaterali. Proprio a loro abbiamo fatto qualche domanda per farvi conoscere meglio il dietro le quinte dell’evento.

– Siete gli organizzatori del Lars Rock Fest. Visto che si tratta di un lavoro dietro le quinte, presentate la vostra attività a chi non vi conosce ancora

Risponde Giannetto Marchettini (coordinatore Lars Rock Fest):
Una due giorni dedicata alla musica rock con gruppi che suonano per la prima volta nel nostro territorio
Abbiamo creato un contest musicale, un contest fotografico con soggetti rock, un ciclo di film proiettati alla Multisala Clev dedicata a personaggi o storie di rock, alcuni piccoli live invernali di avvicinamento al festival , nella due giorni presenteremo libri dedicati, insomma chi è appassionato, o chi lo vuol diventare, non può lasciarsi sfuggire l’occasione
Il nostro obiettivo è trasferire ad altri la nostra grande passione per la musica e la cultura rock
Il Lars rock fest è anche una momento conviviale con street food di varie regioni italiane, birre, mercatini e tanto altro ancora

– Il raggio d’azione del vostro lavoro è molto ampio e comprende ovviamente anche la musica emergente. Cosa vi ha spinto ad occuparvi di questo settore?

Risponde Alessandro Sambucari (direttore artistico Lars Rock Fest):
Per definizione la musica emergente deve emergere. Siamo convinti che, chi come noi ha la possibilità di organizzare eventi musicali, abbia l’onere di dar spazio alle tantissime band che magari non hanno dietro un management o un’etichetta discografica, ma hanno ciò che dovrebbe contare nella musica: ottime canzoni. personalmente vedo e ascolto in giro tante di quelle band sulla cresta dell’onda ed iper-promosse, dalla qualità come minimo discutibile, che sento come un obbligo andare a cercare e proporre a quante più persone possibili proposte musicali, a mio parere, con grandi potenzialità. Quest’anno abbiamo anche dato vita ad un contest gratuito al quale chiunque poteva partecipare per vincere la possibilità di aprire la serata con Radio Moscow e Massimo Volume. Abbiamo ricevuto in 30 giorni quasi 100 iscrizioni da tutta Italia, isole comprese!
– Qual è il riscontro che avete attualmente della scena musicale emergente italiana e, più in generale, qual è la risposta del pubblico agli eventi che proponete?

Risponde Stefano Marcantonini (vice-coordinatore Lars Rock Fest):
La scena emergente italiana evidenzia delle situazioni di sicuro interesse. Nel mese di aprile, con il gruppo d’ascolto e valutazione del contest musicale, abbiamo avuto modo di confrontarci con uno spaccato importante di questo mondo grazie alle adesioni giunte da tutta Italia. Ebbene, ne sono emerse delle band di sicuro interesse che ci hanno messo in difficoltà nella decisione finale. Sicuramente l’avvento della digitalizzazione di massa da possibilità maggiori a molte band valide che diversamente avrebbero difficoltà. Al tempo stesso, può far credere a tutti che una chitarra in spalla possa rendere tutti dei Jimi Hendrix ma così non è. La risposta del pubblico è stata un crescendo nelle prime due edizioni e il sentore è quello di una terza edizione di lancio definitivo.

– A proposito di eventi, siamo giunti alla terza edizione del Lars Rock Fest: qual è, secondo voi, la particolarità di questa manifestazione rispetto ad altre?

Risponde Stefano Marcantonini (vice-coordinatore Lars Rock Fest):
Ritengo che l’appoggio totale delle Istituzioni locali sia qualcosa a cui raramente si assiste. E per noi questa è una realtà inopinabile. La Giunta, il Consiglio e la Fondazione Orizzonti d’Arte non solo ci fanno sentire quotidianamente il loro supporto ma per alcuni loro membri dobbiamo parlare di presenza fattiva e convinta all’interno dell’organizzazione grazie anche alla giovane età media e alla loro passione per la vera musica. Inoltre credo che la scelta musicale sia chiara: vogliamo dare voce a quegli artisti, italiani e internazionali, che non godono di vetrine particolari ma che hanno qualità, capacità e presenza sul palco. La vogliamo classificare ? Indie Rock ! I fenomeni televisivi della durata di dieci minuti non ci interessano.

– Qual è stato secondo voi il percorso del Lars Rock dalla sua prima edizione fino ad oggi? Cosa è cambiato e cosa è maturato?

Risponde Andrea Micheletti (assessore alla qualità della vita del Comune di Chiusi):
Il Lars Rock in questi anni è cresciuto e maturato sotto ogni punto di vista, da quello organizzativo a quello musicale, in qualità ed in quantità delle proposte presentate. Si è passati da un festival a carattere localistico e nazionale ad un festival che volge il proprio sguardo all’estero per ampliare i propri riferimenti musicali. Del resto basta guardare la line up di questa edizione e confrontarla con quelle passate per rendersene conto. Artisti e gruppi che arrivano, oltre che dalla nostra madrepatria, anche dagli USA e dall’Inghilterra per un festival che vuole consolidarsi ed affermarsi nell’asfittico panorama nazionale.

– Qual è l’esibizione che aspettate con maggiore impazienza e il cui ascolto consigliate particolarmente?

Risponde Alessandro Sambucari (direttore artistico Lars Rock Fest):
Vorrei scindere la domanda in due. Fin troppo facile rispondere alla prima parte: “Aspettando i barbari” è un album che tutti noi abbiamo amato da subito. Appena decise le date del Lars Rock Fest i Massimo Volume sono stata la prima band contattata e fortemente voluta nell’edizione 2014. Poi, quasi inaspettatamente, è arrivata la possibilità di avere gli americani The Pains of Being Pure at Heart di passaggio in Italia con il loro tour in tutta europa. Avere una band internazionale di questo calibro a Chiusi è chiaramente motivo per noi di grande orgoglio. Non c’è però sicuramente bisogno di consigliare l’ascolto di queste due band. Vorrei sfruttare la seconda parte della vostra domanda per promuovere i due gruppi che suoneranno subito prima degli headliner: gli americani Radio Moscow, con il loro blues psichedelico che riporta agli anni ’70, e gli inglesi Fear of Men dall’Inghilterra, dream-pop di prima scelta! Ascoltateli e non ve ne pentirete.

– Guardando al futuro del Lars Rock Festival, quali sono i vostri progetti? Bolle già qualcosa in pentola?

Risponde Giannetto Marchettini (coordinatore Lars Rock Fest):
Che il festival estivo continui a crescere per qualità di proposta e partecipazione e, perché no, anche delle attività in inverno in un locale gestito da noi e che consenta libere espressioni musicali e non solo.

Grazie da Relics-Controsuoni
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Stefano Capolongo

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