Peregrines – Proximi Luces (Autoprodotto, 2014) di Marco Calò

Proximi Luces è il nome del disco d'esordio dei Peregrines, band italiana con sede a Como ma dalle sonorità lontane, caratterizzate da ambientazioni in pieno stile indie rock ma con il carattere e la grinta del folk con qualche innesto di vago british qui e là. La lineup è composta da Sean e Daniele, rispettivamente voce e chitarra, e seconda chitarra, banjo, mandolino e seconda voce; i quali danno vita al progetto al quale si unisce in un secondo momento Gabriele ad occuparsi della sezione ritmica tra basso e contrabasso insieme ad Ale alla batteria ed infine Fede al…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Dylaniano

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249102_608438852549338_2013679363_nProximi Luces è il nome del disco d’esordio dei Peregrines, band italiana con sede a Como ma dalle sonorità lontane, caratterizzate da ambientazioni in pieno stile indie rock ma con il carattere e la grinta del folk con qualche innesto di vago british qui e là.
La lineup è composta da Sean e Daniele, rispettivamente voce e chitarra, e seconda chitarra, banjo, mandolino e seconda voce; i quali danno vita al progetto al quale si unisce in un secondo momento Gabriele ad occuparsi della sezione ritmica tra basso e contrabasso insieme ad Ale alla batteria ed infine Fede al violino.
Il disco vede l’inizio del concepimento nell’ottobre 2013, periodo in cui la band entra in studio per registrare le 9 tracce che sarebbero andate poi a comporre il disco.
Un melodico arpeggio di chitarra acustica apre la scia di Proximi Luces con il brano Waterspring che prepara l’orecchio per Sun Will Rise dove per la prima volte irrompe la calda voce di Sean ben accompagnato dal resto della band, il brano è un melodico viaggio un po in stile Pearl Jam. Il disco prosegue con il brano The Boats And The Waves del quale è stato realizzato il video diretto da Gianluca Pagani,  il pezzo mantiene ritmiche e melodie invariate rispetto al precedente brano risultando abbastanza piacevole. Mary Celeste è la quarta traccia, una struggente ballad che porta i Peregrines ad avere un approccio musicale molto dolce e nostalgico. Il pezzo che ne segue sembra 

1468674_596106033782620_1226409390_nessere uscito da una raccolta di Bob Dylan, l’intro e il motivo del pezzo lo da il mandolino mentre ritmiche e voce danno vita a quello che è probabilmente il pezzo di maggiore impatto del disco, un autentico pezzo di bravura cantautoriale. Owls And Spirits è uno dei brani più interessanti e particolare del disco, sembra quasi stonare rispetto al sound fin qui percepito ma di certo un gran pezzo che desta attenzione. Il disco si avvia alla conclusione con gli ultimi 3 brani dal titolo The Wood/Superstition, la title track Proximi Luces Moon Phase.

Un buon esordio per il quintetto comasco, buona personalità sia strumentale che lirica per un sound ricercato ma ricco di spunti e riferimenti.

La strada appare di discesa per i Peregrines che con queste basi non possono che fare passi da gigante e migliorare.


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Marco Calò

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