Score
CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'
Conclusione : Profondità
Musica per il piacere di ascoltare brani suggestivi, ben arrangiati, atmosfere dilatate, ma anche per riflettere sul messaggio che vuole portarci. Questo lavoro dei Vick Frida sa farsi apprezzare, e richiede molteplici ascolti, perché pur essendo la matrice elettronica ed ambient a dominare la scena, ci troviamo di fronte ad autentiche riflessioni sull’attuale dimensione umana e sociale con la quale dobbiamo convivere e dalla quale dobbiamo cercare di trarre le pulsioni positive. Già al titolo dell’album la band attribuisce questo significatO:“Thisastro perché suona come disastro, ma anche come questo astro, e può suggerire che questo astro (la Terra) sia un disastro. Questa lettura, pur non essendo del tutto oltre le nostre intenzioni, non è quella che vogliamo suggerire. Ci siamo impegnati piuttosto nel sottolineare l’accezione positiva, l’occasione rigeneratrice dell’evento”.
Apre il disco Anche i filosofi, uno degli episodi più significativi e nel quale possiamo apprezzare la collaborazione di Mario Venuti. La voce di Enrico Fridlevski è limpida ed in evidenza rispetto alla musica che la accompagna; seppur melodiosa non si dispiega in un vero e proprio cantato, piuttosto privilegia il racconto in un brano che scivola via godibilmente, con un sound a metà strada tra elettronica, pop-rock e easy listening. Altro pezzo di punta e, non a caso scelto come singolo, è Andata e ritorno. La base sonora è da brano trance-ambient con suoni però mai ruffiani o scontati, ma la vera forza del pezzo è nella voce, che qui è una vera e propria narrazione, e nel testo: il percorso dell’esistenza di un bambino che diventa uomo e ad un certo punto capisce che la sua vita è un processo di liberazione dalla necessità degli altri. Solo nel finale possiamo ascoltare una sorta di “ritornello” musicale cantato in inglese, a chiudere un brano davvero originale e assolutamente godibile, nel quale partecipa come ospite Giovanni Baglioni. Tra le altre tracce menzioniamo l’azzeccata Precipitato insoluto, in cui è ospite Mauro Ermanno Giovanardi, e Figlio del mio tempo, il cui testo è una profonda riflessione esistenziale sulla generazione degli attuali trentenni.
L’album scivola via in un’alternanza di pezzi meticolosamente costruiti con suoni che talvolta si espandono nell’etere, tal’altra risultano graffianti ed essenziali e liriche profonde ed ispirate, intime e filosofeggianti. I Vick Frida stanno percorrendo una strada molto personale, forse hanno saputo interpretare bene l’esigenza del periodo in cui viviamo e tradurla in una musica adulta solo all’apparenza di facile ascolto. E’ un esercizio di stile che riesce a pochi artisti: ci viene in mente Battiato, del quale questa giovane band ha ben metabolizzato la lezione.
Tracklist:
1. Anche i filosofi (feat. Mario Venuti)
2. Il mio sguardo sulle cose
3. Vieni qua
4. Veloci e lenti
5. Figlio del mio tempo
6. Andata e ritorno (feat. Giovanni Baglioni)
7. Precipitato insoluto (feat. Mauro Ermanno Giovanardi)
8. Ultino cielo
9. La stravaganza