Score
CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'
Conclusione : Replicativo
Imbattendoci nella copertina di Misplaced dei Daimon ci è venuto in mente il video di Velleità de I Cani: quello con i protagonisti mascherati sul volto con una busta di carta. Il terzetto bolognese però non ha nulla a che vedere con i suoni di Niccolò Contessa nè con quelli di qualsiasi altro gruppo hype degli ultimi diciassette anni.
In un vecchio di film di guerra un soldato era obbligato a osservare tutto il giorno i comportamenti di un prigioniero nemico, suo presunto sosia, per impossessarsi della sua identità e diventare una spia perfetta. Se catturassero i Mudhoney o gli Wipers, i Daimon non avrebbero bisogno nemmeno di qualche secondo per studiare le mosse di quelle band. Corrado, Francesco ed Andy sembrano infatti innatamente predisposti ad avviarsi verso la strada per Seattle e il Grunge più immediato.
Nella prima traccia She’s so Dingy o in K&R i nostri dimostrano di essere capaci di gestire al meglio le dinamiche più dirette e impulsive. In Blind riflettono anche la spontaneità dei primi Cure che tra le altre cose omaggiano con Love song nella bonus track. Forse quando rallentano non hanno la stessa efficacia e pur ricordando i Black Sabbath, come in Daimon; in altri frangenti non mantengono quella carica ipnotica che potrebbe farli viaggiare ad alti livelli. Va apprezzata assolutamente la loro energia e la chiarezza delle idee su quello che vogliono fare, senza la minima preoccupazione su quello che al momento può essere il suono più di moda. Possono solo migliorare.