Massive Attack – Ritual Spirit ep (Virgin Records, 2016) di Luca Scarfidi

ritual_spirit_ep_store_imageNon sono pochi i particolari che rendono Ritual Spirit interessante agli occhi e alle orecchie: prima cosa che si tratta del primo lavoro dei Massive Attack dopo cinque anni di quasi totale assenza dalle scene, secondo poi che ci troviamo di fronte ad un lavoro sì breve, ma che vede il collettivo britannico collaborare con producers e artisti di ottimo calibro (un po il leit motiv di tutta la loro carriera che vanta collaborazioni con Sinead O’Connor, Madonna, Tricky..). Non si tratta certo di un album completo, ma è proprio ciò a rendere questo ep di quattro brani un lavoro cosi elettrizzante: non può che essere, infatti, la premessa di un album imminente dal respiro sicuramente più ampio. Se queste sono le premesse allora l’attesa, come si suol dire, sarà essa stessa piacere. Breve il lavoro, breve la recensione. Le quattro tracce scorrono rapide fra atmosfere trip hop ed elettronica: i suoni meritano più di un ascolto. Interessante il feat con il gruppo trip hop/rap britannico Young Fathers all’interno del brano Voodoo in my Blood; di spessore anche il brano di apertura, Dead Editors, intarsiato da beats un po pacchiani ma di impatto. Chiude l’ep il brano Take it there, che vede la collaborazione con uno degli artisti più attivi all’interno del panorama Massive Attack, cioè Tricky. Brano, quest’ultimo, utilizzato come singolo estratto. La title track, Ritual Spirit, è accompagnata dalla -black voice- di Azekel. In chiusura: un lavoro basilare ma di effetto, tipico nel loro stile. L’antipasto ci è piaciuto. Ora aspettiamo le portate principali.

Tracklist

1. Dead Editors (feat Roots Manuva)
2. Ritual Spirit (feat Azekel)
3. Voodoo in my Blood (feat Young Fathers)
4. Take it There 
(feat Tricky)


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Luca Scarfidi

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