Tortoise – The Catastrophist (Thrill Jockey, 2016) di Francesco Sermarini

Band attiva da più di 25 anni nell’ambiente post-rock, i Tortoise tornano a farsi parlare di sè con The Catastrophist, lavoro che segna un ritorno a sonorità più semplici e lineari rispetto agli album precendenti.

L’album risulta essere gradevole e alquanto immediato al primo ascolto, caratterizzato da influenze jazz miste al krautrock, incorniciate da un sintetizzatore acido che accompagna egregiamente il lavoro.

La title track apre le danze con un intro che ricorda i suoni di un videogioco degli anni ’80, la successiva Ox Duxe è capace di rapirci con un prog onirico e con un synth in chiave Hancock. The Clearing Fills è una traccia da forti connotati space/ambient, mentre canzoni come Tesseract e Hot Coffee si prestano alla perfezione per far parte di una colonna sonora da film.

I fan della band erano convinti che i Tortoise si trovassero ormai alla deriva, dopo diversi lavori che sia pubblico che critica recepirono in maniera fredda, ma dovranno almeno un minimo ricredersi. Questa Catastrofe rimane di nome e non di fatto, infatti la band ci regala uno dei suoi lavori migliori da qualche anno, ora bisogna vedere se sono presenti altri assi nelle maniche oppure era l’ultimo prima di finire nel cimitero degli elefanti conosciuto anche come “autoplagiarismo”.

Tracklist:

  1. The Catastrophist
  2. Ox Duke
  3. Rock On
  4. Gopher Island
  5. Shake Hands with Danger
  6. The Clearing Fills
  7. Gesceap
  8. Hot Coffee
  9. Yonder Blue
  10. Tesseract
  11. At Odds with Logic


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Francesco Sermarini

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