8 | 9 | 10 aprile 2016
MANIFESTO
WE ARE THE MUSIC MAKERS
– venerdì 8 aprile
Populous
Yakamoto Kotzuga
Capibara
Ice One
Machweo
Rainbow Island
– sabato 9 aprile
Daniele Baldelli
Jolly Mare (Mechanics release party)
Indian Wells
Mai Mai Mai (live A/V feat. Simne Donadni)
Two Thousand
Yombe
– domenica 10 aprile
Antico
Rodion (Generator release party)
Sorge (Emidio Clementi & Marco Caldera)
L i m
MONK CIRCOLO ARCI
INGRESSO CON TESSERA ARCI 2016 + CONTRIBUTO ALL’ATTIVITA’
abbonamento: 20 euro + d.p.
biglietto singole giornate: 10 euro + d.p.
Manifesto – We Are The Music Makers, si prepara per un lungo fine settimana – 8-9-10 aprile – totalmente dedicato all’elettronica e alla sperimentazione con una formula veloce e diretta in cui musicisti e ospiti si alterneranno in una serie di live showcase, set inediti, presentazioni, mostre, incontri e djset.
La prima edizione del festival sarà focalizzata sui producer italiani, artefici di composizioni sonore sempre più sotto i riflettori di pubblico e critica anche al livello internazionale.
L’obiettivo non è quello di descrivere una “scena” ma piuttosto di raccontare linguaggi che amano innestarsi su altri linguaggi, visioni che si ritrovano a dialogare con il passato e il contemporaneo, suoni “made in italy” con la vocazione a sconfinare oltre ogni coordinata spaziale.
In realtà l’obiettivo è quello di divertirsi da matti e ballare.
Musical Box Radio2 ha detto di Manifesto:
“Ci sono alcuni senatori tipo Daniele Baldelli, forse il primo “metti – dischi” d’Italia, o Alfio Antico, che da trent’anni professa ritmi popolari di tammorra e tamburi a cornice e che ora è di nuovo attuale grazie alle cure della coppia Urciullo/Conte ; c’è il b boy maniaco Ice One, c’è Emidio Clementi (Massimo Volume) con il suo recente progetto Sorge.
Ci sono poi quelli più giovani e inclini al campionamento (Capibara, in preda alla dancehall), alle sequenze (Two Thousand) o al groove tipo Rodion o Jolly Mare. C’è Populous con il suo “Night Safari” live a pieno organico (Andrea Rizzo percussioni, Lucia Manca voce), i due Yombe, l’oscuro set audio video di Mai Mai Mai, e poi LIM, della quale già si apprezza una certa estetica. Indian Wells, Yakamoto Kotzuga, Machweo e chiudere questa valida, i più cosmici Rainbow Island.”
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INFO
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