Moderat – III (Monkeytown Records, 2016) di Luca Scarfidi

header_cover_1-2Va bene, va bene, cerchiamo di essere estremamente razionali: non siamo sui livelli di I o (con più riserve) II, però questo terzo lavoro in studio dei Moderat (per gli amanti del nozionismo: il progetto condiviso di ModeSelektor + Apparat) è davvero interessante. In effetti era difficile, se non impossibile, ripetersi. Però non fraintendiamoci: il problema di III (se proprio se ne vuole trovare uno) non è in se’ stesso, ma nei suoi predecessori e nella loro grandezza, forse dilatata dalla novità che rappresentavano alla data della loro uscita. Nel complesso III è un album compatto e maturo, in cui convivono meravigliosamente la potenza sonora dei ModeSelektor e la fragile e spaziale vocalità di Sascha Ring (aka Apparat). Il risultato finale è quello che ci si aspetta da questo progetto: elettronica che si muove quasi indistintamente fra minimal techno, glitch, IDM e pop da dancefloor, il tutto filtrato da un gestione e una produzione dei suoni tipicamente tedesca. Running e Reminder sono i brani più riusciti, quelli che una volta finiti, li vuoi risentire, per intenderci. Questo è un po’ il problema di diversi episodi all’interno di III: brani come Eating Hooks, Ghostmother e The Fool non hanno a loro interno altro che un’ottima produzione e idee sonore, ma per quanto riguarda arrangiamento e composizione non lasciano una traccia indelebile e scorrono via in maniera piuttosto anonima, colpa di un Sascha Ring che punta su melodie raffinate ma non di impatto. Poco male.

Che Thom Yorke sia fan dei Modeselektor è cosa nota, ma in brani come Intruder e Animal Trails vien da chiedersi se non valga anche la relazione inversa: qui batterie elettroniche corrono veloci e spedite fra glitch e storture a piacere che riportano alla memoria le gesta dello Yorke di Eraser e alcuni episodi degli Atoms for Peace, pur con intenzioni e risultati molto distanti.

Terminata anche la bonus track Fondle rimane la sensazione di un album fatto bene, il retrogusto è decisamente dolce e la tentazione di ricominciare dall’inizio è forte. Quindi, checché se ne dica, funziona e quindi forse non è nemmeno cosi inferiore a I e II. Datevi tempo.

Tracklist

1. Eating Hooks
2. Running 
3. Finder
4. GhostMother
5. Reminder
6. The Fool
7. Intruder
8. Animal Trails
9. Ethereal
10. Fondle (bonus track)


Commenti

Luca Scarfidi

Click here to connect!