The Lira – The Lira (Quadraro Basement, 2016) di Tiberio Flammia

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The Lira. Delira. Nel vero senso della parola. Perché testi stranamente pop di una malinconia onirica e nera, trascinati da una voce roca, sono accompagnati da una musica che affonda le sue radici nel rock come nel noise, così com’è evidente dall‘Intro, impreziosita dal un suono di un Sax psichedelico davvero piacevole. Nelle altre canzoni sono presenti fusioni interessanti che spaziano dal funky, all’elettronica, al postpunk italiano, ma sempre piegati all’atmosfera rock. Così Regalino un brano che fa pensare ai Punkreas si spegne per lasciare spazio a Insostenibile leggerezza un brano dai forti richiami funky. Il pezzo più interessante a mio avviso è Strane percezioni. Un mix tra i Marlene Kuntz e Mannarino: e esce un “hard-pop-rock” davvero particolare, con testi semplice che rasentano una banalità non stucchevole, sostenuti da musica intensa. C’è da sottolineare quindi la bravura della band, specialmente della chitarra solista, che riesce a creare atmosfere davvero intense e introspettive.

 

 

Tracklist

1. Intro.
2. Sbagliato
3. Regalino
4. Insostenibile leggerezza
5. Strane percezioni
6. L’ex
7. Non piangere
8. Voglio Viaggiare
9. Gran finale


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Tiberio Flammia

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