Tre Allegri Ragazzi Morti @Karemaski, Arezzo (foto e testo di Marco Zuccaccia)

Tre Allegri Ragazzi Morti hanno salutato il proprio pubblico per questo 2016 al Karemaski Art Multi Lab di Arezzo. La band dalla testa indipendente, nata a Pordenone oltre vent’anni fa, ha regalato uno spaccato della provincia italiana in un luogo quasi metafisico dell’anima in chi ascolta. Nella società in cui viviamo non sembra esserci nessuna via di scampo, se non il tentativo in chi ha partecipato al concerto di esorcizzare le proprie paure e i propri malesseri. Un concerto molto generoso da parte della band di Toffolo sotto ogni punto di vista. I Ragazzi hanno ripercorso gran parte della propria carriera, fino alle origini, esibendosi nella parte più punk del live, nella formazione base a Tre con Davide Toffolo, Luca Masseroni e Enrico Molteni. L’ultima data ha fornito anche lo spunto per una riflessione su quale sia il confine fra musica indie e musica pop da circuiti radiofonici. Non fosse altro che gli Allegri Ragazzi destarono qualche perplessità fra gli scettici dapprima quando svoltarono verso un genere dub e reggae, e successivamente quando aprirono nel 2013 molti dei concerti di Jovanotti. Lo stesso artista è per di più presente anche in Inumani, l’ultimo album in studio dei Tarm. Bisogna ammettere che senza queste scelte, dettate dalla voglia di rinnovarsi e non estinguersi, probabilmente i Tarm non avrebbero portato sul palco per questi live svoltisi nell’anno in corso, artisti del calibro di Adriano Viterbini e Monique Mizrahi, senza rinunciare al prezioso apporto di Andrea Maglia che da alcuni anni si esibisce con la band dal vivo come chitarra aggiuntiva. Una scelta che, dopo aver assistito a questa data, ci pare azzeccata. Tutto il gruppo di musicisti è praticamente perfetto, come precise, quasi in maniera maniacale, sono le scenografie e il gioco di luci che hanno accompagnato il concerto, anche grazie al lavoro dietro le quinte dello staff dei Pezzi di Merda con riconoscimenti dal palco – con tanto di maglietta dedicata e citazione – da parte di Toffolo.


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Marco Zuccaccia

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