Shizune – CHEAT DEAD, LIVE DEAD! (Autoprodotto, 2017) di Francesco Sermarini

All'interno di un genere molto saturo di band qual è l’hardcore/screamo, da qualche anno sta spuntando fuori sempre più un nome ben preciso nella scena italiana: Shizune. Il gruppo, proveniente da Lonigo, ha conquistato letteralmente una fetta di tutto rispetto di fan dell’underground della penisola, riuscendo però a farsi a notare anche all'estero. Questa continua progressiva fama è più che meritata, infatti i Shizune fin dagli inizi ci hanno fatto ben capire di essere dotati di talento e ad ogni uscita la qualità aumentava sempre più, arrivando al precedente Le Voyageur Imprudent che personalmente ritengo tra le migliori uscite…

Score

Concept
Artwork
Potenzialità

Voto Utenti : 3.7 ( 1 voti)

coverAll’interno di un genere molto saturo di band qual è l’hardcore/screamo, da qualche anno sta spuntando fuori sempre più un nome ben preciso nella scena italiana: Shizune. Il gruppo, proveniente da Lonigo, ha conquistato letteralmente una fetta di tutto rispetto di fan dell’underground della penisola, riuscendo però a farsi a notare anche all’estero. Questa continua progressiva fama è più che meritata, infatti i Shizune fin dagli inizi ci hanno fatto ben capire di essere dotati di talento e ad ogni uscita la qualità aumentava sempre più, arrivando al precedente Le Voyageur Imprudent che personalmente ritengo tra le migliori uscite del 2015 in assoluto.

Dopo due anni i nostri ritornano con CHEAT DEAD, LIVE DEAD!, disco che ovviamente tutti aspettavano dopo il successo e l’acclamazione universale da parte di pubblico e critica del precedente lavoro, e sono felice di scrivere che anche questo album è un ennesimo colpo ben riuscito. Le sfuriate hardcore sono come al solito accompagnate da melodie struggenti ed emozionali all’inverosimile ma contemporaneamente ricercate. Questa malinconia introspettiva viene ancora meglio percepita grazie ai fantastici testi (scritti in quattro lingue: italiano, francese, inglese e giapponese) che bisogna leggere e comprendere nella loro ermeticità.

A tutti gli effetti i Shizune non introducono nulla di nuovo all’interno della loro concezione musicale, e questo potrebbe far storcere il naso a qualcuno creando una sorta di effetto di more of the same, ma il disco è così scritto e pensato bene che è impossibile rimanere impassibili durante l’ascolto. Come per tutta la loro discografia, è possibile scaricare gratuitamente dal loro sito bandcamp il disco, e consiglio caldamente a tutti di dare una possibilità a quello che ritengo uno dei migliori gruppi underground italiani attualmente.

Tracklist:

  1. The Dreamers Sleep on Concrete
  2. Dance Dance Dance 
  3. Lentiggini
  4. Take Her to Takamatsu Toonice 
  5. Per stare al passo coi tempi ho perso tutti di vista 
  6. Dead All Day, Rodeo Tonight!
  7. Espiazione del moratorium
  8. Je Veux que la Mort Me Trouve Plantant mes Choux
  9. Kathmandu
  10. Always Separate the Drugs


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Francesco Sermarini

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