Bruno Pernadas – il jazzista poliedrico

Quando incontriamo Bruno Pernadas lo facciamo in una delle terrazze più appartate e tranquille del Super Bock Super Rock di Lisbona, ove il musicista portoghese ha da poco finito di deliziare il pubblico con la sua musica e si sta rilassando finendo una sigaretta.

Classe 1982, figlio della capitale portoghese, Bruno Pernadas è molte cose: è compositore sopraffino, chitarrista e pianista, professore di musica in diverse scuole della capitale, jazzista apprezzatissimo.  La sua formazione è prettamente classica. Comincia a studiare chitarra a 13 anni, si laurea poi alla Superior School of Music of Lisbon (ESML) al Dipartimento di Jazz, e continua la sua formazione alla “Hot Clube de Portugal”studiando analisi e tecnica della composizione. Ma definire Bruno solo un jazzista è riduttivo, soprattutto per le ampie sonorità che è capace di regalare e che sono racchiuse nei suoi album come solista o in collaborazione, pubblicati tra il 2010 e il 2016.

Quando gli chiediamo quale fra queste cose ama di più fare, lui con un immenso sorriso ci risponde tutte. “Io adoro dare lezioni di musica – ci dice il compositore lisboneta – e in questo momento sto insegnando iniziazione al Jazz a bambini tra gli 8 e i 10 anni, ed è molto gratificante e divertente. Loro non fanno una divisione di generi, loro apprezzano il jazz, ma in particolare la musica nella sua totalità”.

Bruno Pernadas è già stato varie volte nel nostro paese, come turista, ma anche per lavoro, come nel 2006 quando ha lavorato a un’opera teatrale realizzata nel Teatro di Parma, ma ancor prima nel 2002, partecipando a un edizione del nostro Umbria Jazz Festival. “Adoro l’Italia, e ogni volta che posso ci torno volentieri, ma mi piacerebbe avere più occasioni per portare la mia musica”.

Proseguendo con la nostra intervista gli chiediamo cosa ci fa un artista come lui, dalle sonorità cosi particolari, e forse poco “definibili”, in un festival che privilegia la musica rock/hip hop, ma a risponderci è il suo booker Joao Vaz Silva: “Il Super Bock Super Rock è un festival per molti generi differenti di musica, e credo che non sia giusto pensare che il tipo di musica che Bruno propone al pubblico non sia adatto a un tipo di festival come questo. Credo che in questi eventi ci sia spazio assolutamente per tutti. Ma la sua musica è senza dubbio poliedrica”.

Un artista creativo come Bruno Pernadas che adora la musica rock, ma anche l’R&B, e il Jazz anni 70-80,  ha bisogno sempre di nuove ispirazioni, ed è lui stesso a confessarci che non ama particolarmente suonare sempre con lo stesso gruppo di musicisti. “Ho bisogno che ogni volta sia diverso, che abbia stimoli ed ispirazione, altrimenti diventa noioso fare sempre lo stesso tipo di musica nello stesso modo. Per me è fondamentale riuscire a collaborare con artisti o gruppi che possano portarmi qualcosa di nuovo”.

Il prossimo progetto importante di Bruno sarà in dicembre, quando collaborerà con Ricardo Toscano, uno dei sassofonisti più apprezzati e conosciuti del panorama portoghese, in un concerto che si terrà nel Centro Culturale di Belem, una delle nicchie musicali più importanti di Lisbona.


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Paola Amore

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