Bell Witch – Mirror Reaper (Profound Lore Records, 2017) di Francesco Sermarini

Siamo in autunno, ormai le ore di sole si accorciano sempre di più e gli alberi perdono il loro fogliame, diventando malinconici scheletri all'interno di un paesaggio sospeso tra la vita e la morte nella sua tetra poesia. Non poteva uscire in un momento migliore il nuovo album degli americani Bell Witch, duo che ha incominciato la sua ascesa a diventare una delle punte di diamante della scena Doom Metal mondiale. Questo Mirror Reaper è un enorme, lugubre e funereo monolite di un’ora e mezza, ma il concetto di tempo si deforma durante l’ascolto. Melodie catatoniche e ipnotiche portano…

Score

CONCEPT
ARTWORK
POTENZIALITA'

Conclusione : Funereo

Voto Utenti : Puoi essere il primo !
Siamo in autunno, ormai le ore di sole si accorciano sempre di più e gli alberi perdono il loro fogliame, diventando malinconici scheletri all’interno di un paesaggio sospeso tra la vita e la morte nella sua tetra poesia. Non poteva uscire in un momento migliore il nuovo album degli americani Bell Witch, duo che ha incominciato la sua ascesa a diventare una delle punte di diamante della scena Doom Metal mondiale.

Questo Mirror Reaper è un enorme, lugubre e funereo monolite di un’ora e mezza, ma il concetto di tempo si deforma durante l’ascolto. Melodie catatoniche e ipnotiche portano l’ascoltatore in una dimensione di morte catacombale, per poi essere completamente annientato durante le esplosioni di suono da parte del singer e bassista Dylan Desmond. Nonostante quest’ultima descrizione, risulta comunque un’esperienza particolarmente emozionante e toccante nei suoi momenti più introspettivi, nei quali viene utilizzato in maniera pressoché perfetta l’organo per creare un tappeto sonoro di apparente calma pronta alla detonazione da un momento all’altro.

Da menzionare lo stupendo artwork dell’artista polacco Mariusz Lewandowski, capace di rappresentare in modo visivamente perfetto il mood dell’intero disco. Questo Mirror Reaper diventerà sicuramente un punto di riferimento per il Funeral Doom Metal ed è senza ombra di dubbio uno dei dischi migliori dell’anno. Ascolto praticamente obbligatorio per qualsiasi appassionato di musica.

Tracklist:

  1. As Above
  2. So Below


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Francesco Sermarini

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