Lorø – Hidden Twin (Multidistribuzione, 2018) di Francesco Sermarini

Si scrive Lorø ma si legge Meshuggah, perché è innegabile la forte ispirazione dalla band di culto svedese per i nostri provenienti dal Veneto. Nonostante questa palese dichiarazione d’amore, i Lorø hanno e mantengono una loro specifica identità, offrendoci uno spietato e sparatissimo math con elementi industrial capaci di far sanguinare le orecchie. Hidden Twin è, nel suo complesso, una piccola perla di cattiveria massiccia. Le tracce si susseguono l’una all’altra in modo naturale e ben architettato, svelando una capacità compositiva di buona fattura e genuina. Il risultato finale è qualcosa di non complesso, che fa della sua “semplicità” e…

Score

Concept
Artwork
Potenzialità

Conclusione : Massiccio

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Si scrive Lorø ma si legge Meshuggah, perché è innegabile la forte ispirazione dalla band di culto svedese per i nostri provenienti dal Veneto. Nonostante questa palese dichiarazione d’amore, i Lorø hanno e mantengono una loro specifica identità, offrendoci uno spietato e sparatissimo math con elementi industrial capaci di far sanguinare le orecchie.

Hidden Twin è, nel suo complesso, una piccola perla di cattiveria massiccia. Le tracce si susseguono l’una all’altra in modo naturale e ben architettato, svelando una capacità compositiva di buona fattura e genuina. Il risultato finale è qualcosa di non complesso, che fa della sua “semplicità” e del suono terremotante i principali punti di forza. Insomma, consigliatissimo per tutti coloro che non possono fare a meno di rimanere ipnotizzati dai rumori provenienti direttamente da un inferno robotico.

Tracklist:

  1. Low Raw
  2. Choke 
  3. Last Gone
  4. Deaf’s Hymn
  5. Point & Comma
  6. Hidden Twin 
  7. Inerxia, Drive Me As Only You Can Do 


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Francesco Sermarini

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