Steven Wilson, a febbraio due date in Italia a Bologna e Bergamo!

Steven Wilson, l’eclettico musicista inglese, mastermind dei Porcupine Tree, con alle spalle miriadi di collaborazioni e progetti paralleli (tra cui i Blackfield), ed una pregevole carriera solista, sarà in italia per due date a Febbraio, con l’ultima branca del tour promozionale per l’album del 2017 To the Bone.

Steven Wilson nato nel 1967, scopre la musica all’età di 8 anni quando a Natale i genitori gli regalano The Dark Side Of The Moon dei Pink FLoyd e Love to Love you Baby di Donna Summer. Dai Pink Floyd impara il gusto per la psichedelia, la sperimentazione e per la musica progressive, come si vede nei suoi Porcupine Tree, mentre da Donna Summer prende il gusto per il groove, da cui i No-Man saranno influenzati.

Cominciò a suonare a 11 anni con una chitarra classica e negli anni successivi formò vari gruppi a scuola che gli fecero conoscere l’ambito live, e di queste esperienze fece tesoro: infatti, con i Porcupine Tree si può notare la sua scioltezza sul palco, con una precisione quasi maniacale nel riproporre le canzoni il più fedelmente possibile alle registrazioni e il loro creare un percorso musicale ben strutturato. Rimane il fatto che però preferiva e preferisce tuttora registrare i suoi pezzi in sala piuttosto che suonarli dal vivo (ed egli stesso ammette che sono stati i Porcupine Tree a fargli scoprire il piacere di suonare davanti a un pubblico. Steven suona sul palco senza scarpe e calzini, completamente a piedi nudi, perché, a suo dire, gli permetterebbe di azionare con più disinvoltura la pedaliera degli effetti)

Tra il 1983 e il 1985 produce vari demo con due suoi gruppi: gli Altamont e i Karma, lavori che con la crescente fama dei Porcupine Tree sono riemersi (e lo stesso Wilson dirà che nel ritrovarli si sente come un pittore che vede appesi i suoi primi disegni fatti da bambino): la sua prima demo sarà incisa all’età di 15 anni. Dall’underground anni ottanta fonderà i due suoi gruppi principali, i Porcupine Tree e i No-Man insieme a Tim Bowness, che lo accompagneranno per il resto della sua carriera musicale.

Come molti artisti del settore, Steven Wilson fa parte di altri side-project. Ha all’attivo i progetti Blackfield (insieme al cantautore israeliano Aviv Geffen), Bass Communion, I.E.M., No-Man e Storm Corrosion, quest’ultimo con Mikael Akerfeldt degli Opeth.

In ambito solista, il suo primo vero lavoro originale è Insurgentes, registrato tra gennaio e agosto 2008. Il disco, che artisticamente non si sposta molto dalle coordinate stilistiche tracciate dai Porcupine Tree, vede la partecipazione di alcuni acclamati musicisti in ambito progressive, tra cui Gavin Harrison (già membro dei Porcupine Tree) alla batteria, Tony Levin al basso e Jordan Rudess alla tastiera. A Insurgents sono seguiti Grace For Drowning, The Raven That Refused to Sing (And Other Stories), Hand. Cannot. Erase e To The Bone.

Queste le nuove date italiane previste:

13 Febbraio: Bologna – Teatro Auditorium Manzoni

14 Febbraio – Bergamo – Teatro Creberg

 

Biglietti in vendita sul sito www.ticketone.it


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Nicola Braga

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