Saxon – Thunderbolt (Silver Lining Music, 2018) di Alessandro Magister

Se c’è una cosa che questi ultimi anni ci stanno insegnando è che gallina vecchia fa davvero un gran buon brodo. Più che al fiorire di nuove leve, stiamo assistendo a vecchie glorie che stupiscono i propri fan sfornando prestazioni davvero convincenti; è stato il caso degli Iron Maiden, dei Testament, dei Judas Priest e così via. Arriva adesso il turno dei Saxon che, dopo quarant’anni di carriera e ben ventidue dischi, ci hanno fatto dono del loro miglior disco da inizio millennio. Questo Thunderbolt è autentica gioia per le orecchie di chi vuole rivivere i fasti dell’heavy metal della fine degli anni ’70. Seppur meno violento del suo predecessore Battering Ram, Biff Byford e compagni hanno optato per un ritorno al suono delle origini, senza comunque eccedere mai in inutili richiami nostalgici. Di fronte a noi c’è una band che, a differenza di molte altre, non ha vissuto lo shock di troppo cambi di line-up e che ha degli automatismi oliati alla perfezione. In brani come la title track Thunderbolt, They Played Rock and Roll Sniper troviamo un heavy metal di qualità, senza fronzoli inutili. Altrove, come in Predator, la band ricerca invece un sound più evoluto e moderno ma la sostanza del disco non cambia. I Saxon sono tutt’altro che intenzionati ad andare in pensione a breve e questo ritorno al passato lo dimostra, facendo contenti soprattutto i fan della prima ora.

Tracklist:

  1. Olympus Rising
  2. Thunderbolt
  3. The Secret of Flight
  4. Nosferatu (The Vampires Waltz)
  5. They Played Rock and Roll
  6. Predator
  7. Sons of Odin
  8. Sniper
  9. A Wizard’s Tale
  10. Speed Merchants
  11. Roadie’s Song
  12. Nosferatu (raw version)


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Alessandro Magister

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