Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT
Conclusione : Placido
Tra questa moltitudine c’è il californiano Fred Welton Warmsley, noto nell’ambiente della musica elettronica per vari moniker che usa, tra cui Dedekind Cut (da pronunciarsi dead-da-ken cut) con il quale pubblica il suo secondo disco Tahoe, dedicato proprio allo splendido lago e alla tranquillità che ne scaturisce, come dimostra la copertina del disco creata da Mikie Pellarono, un autentico slancio metafisico.
Messo da parte il lato più spinto da manipolatore del suono, Warmsely ci presenta un disco molto lineare rispetto al precedente $uccessor, in cui è la luminosità meditativa a farla da padrone. Se personaggi come Christina Vantzou infatti tendono a mantenersi in una zona borderline tra luce ed ombra, questo lavoro è decisamente spostato verso la radiosità dei synth alla Rafael Anton Irisarri, e si vede già a partire dalla cosmica traccia di apertura Equity. L’uso dei droni e dei field recordings in The Crossing Guard permette all’ascoltatore di entrare nella stasi pacifica ricercata, mentre i canti sacraleggianti di Hollow Earth gli mostrano la strada. Tahoe con le sue increspature progressive sembra rappresentare i lievi spostamenti delle acque del lago mentre MMXIX, il brano più complesso del disco, funge da anello di congiunzione tra il Dedekind Cut meditativo e quello trasfiguratore di materiale sonoro. De-Civilization e Spiral rappresentano il lato drammatico del disco, come nuvole sulla superficie del lago destinate però a scomparire in breve tempo, a sancire la vittoria dell’ordine sul caos. Infine Virtues ci rimanda alla pace raggiunta, simbolo di un viaggio intrapreso e portato a termine.
Tracklist:
1. Equity
2. The Crossing Guard
3. Tahoe
4. MMXIX
5. De-Civilization
6. Spiral
7. Hollow Earth
8. Virtues