Killa – Fated (Killa, 2018) di Alessandro Guglielmelli

Fated è l’album di debutto dei Killa, band italiana electro-nu metal, che deve il suo nome al leader del gruppo, la vocalist Gianna Chillà, nota ai più per aver partecipato al talent show The Voice nel 2014 come componente del team capitanato da Noemi. La band, nata nel 2016 e già in tour quest’anno nel Regno Unito, vanta anche una collaborazione con Michael Angelo Batio, chitarrista della glam band Nitro tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, mentre per la produzione si è avvalsa del lavoro di Jim Monti, produttore, fra gli altri, di album…

Score

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POTENZIALITA'
CONCEPT

Voto Utenti : 4.5 ( 1 voti)

Fated è l’album di debutto dei Killa, band italiana electro-nu metal, che deve il suo nome al leader del gruppo, la vocalist Gianna Chillà, nota ai più per aver partecipato al talent show The Voice nel 2014 come componente del team capitanato da Noemi. La band, nata nel 2016 e già in tour quest’anno nel Regno Unito, vanta anche una collaborazione con Michael Angelo Batio, chitarrista della glam band Nitro tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90, mentre per la produzione si è avvalsa del lavoro di Jim Monti, produttore, fra gli altri, di album di Metallica, Korn e Slipknot.

Ad affiancare Gianna troviamo Max Ranucci alla chitarra, Marco Fiormonti al basso, Daniele Michelacci alla batteria e Emiliano Torquati per la sezione elettronica.

Volendo dare un termine di riferimento alla band, se la vocalist Gianna definisce i Killa come possibile mix tra Linkin Park e Skrillex, personalmente riteniamo siano molto più presenti le influenze di band come Lacuna Coil, Arch Enemy e Guano Apes.

Per essere un album di debutto, sicuramente i Killa non si sono tirati indietro: 14 tracce una legata all’altra con tanto di video integrato di 45 minuti a supporto di ciascuna canzone, un vero e proprio “booster di sensazioni” come riferisce la stessa Gianna. Nell’album viene raccontata la storia di una ragazza che soffre di un disturbo borderline di personalità e che improvvisamente si lascia andare, catturata dal fascino della pazzia e dalla possibilità di perdere le proprie inibizioni, incurante del senso di colpa legato alle sue azioni.

Un progetto ambizioso quindi, e, come tale, ci si aspetta molto fin dal primo ascolto. La voce di Gianna è sicuramente il punto di forza del gruppo: graffiante, coinvolgente, piena di energia, grazie alla sua ispirazione a Janis Joplin (Gianna si presentò al talent show proprio con una sua canzone), anche se a dire il vero la sua voce sembra più avere una forte somiglianza con quella di Sandra Nasić, cantante e leader dei Guano Apes.

Sfortunatamente, se la voce è il punto di forza, il resto non sembra essere all’altezza: sarebbe stato bello compiere questo viaggio interiore in cui strumenti diversi avrebbero potuto essere protagonisti di diverse tappe o fasi. Troppo spesso, invece, la parte elettronica la fa da padrona, non dando possibilità agli altri strumenti di poter emergere e facendo perdere di vista l’amalgama del gruppo. Questo fa sì che l’ascolto della prima metà dell’album non lasci particolari tracce nella testa di chi l’ascolta. Va meglio invece nella seconda parte dell’album dove Hurt me (The Truth), Rising Sea pt. 2 (The Madness Bang) e Rags of Pride (The Right Path) hanno una loro forte identità e presentano una buona realizzazione, con un mix bilanciato tra i vari componenti della band. L’augurio è che la band possa ripartire proprio da questo trittico di canzoni per proseguire con il loro cammino, aspettando ovviamente di vederli in azione dal vivo per un giudizio definitivo.

Tracklist:

  1. Back in Time (The Start of the End)
  2. Blindfolded (The Game)
  3. What Is Real (The Mirage)
  4. Demons Bells (The Temptation Call)
  5. The Voices Within (The Doubt)
  6. By My Side (The Self Sincerity)
  7. Hurt Me (The Truth)
  8. Rising Sea, Pt. 1 (The Nightmare)
  9. Fated (The Awareness)
  10. Rising Sea, Pt. 2 (The Madness Bang)
  11. Rags of Pride (The Right Path)
  12. Outlaw (The Choice)
  13. One-Thirtyfive (The Escape)
  14. Path of Fate (The End from the Start)


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Alessandro Guglielmelli

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