Selvans – Faunalia (Avantgarde Music, 2018) di Alessandro Magister

Nonostante l'avanzare dell'età, è sorprendente come io riesca ancora a stupirmi quando un gruppo, seppur con una storia ancora breve alle spalle, pubblichi un lavoro tanto sorprendente. Piano coi sensazionalismi, comunque. Parliamo di una band italiana e di un genere di nicchia, soprattutto nel nostro paese. Sono rimasto davvero colpito da come questa band abruzzese abbia saputo confezionare il proprio secondo album. Da bravo diplomato al classico, mi commuovo quando il latino viene utilizzato in modo sensato come in questo Faunalia. Da sottolineare anche l'ottimo livello dell'artwork. A livello contenutistico, il genere musicale impone una serie di ascolti ripetuti…

Score

Artwork
Potenzialità
Concept

Voto Utenti : 4.57 ( 3 voti)
Nonostante l’avanzare dell’età, è sorprendente come io riesca ancora a stupirmi quando un gruppo, seppur con una storia ancora breve alle spalle, pubblichi un lavoro tanto sorprendente. Piano coi sensazionalismi, comunque.

Parliamo di una band italiana e di un genere di nicchia, soprattutto nel nostro paese. Sono rimasto davvero colpito da come questa band abruzzese abbia saputo confezionare il proprio secondo album. Da bravo diplomato al classico, mi commuovo quando il latino viene utilizzato in modo sensato come in questo Faunalia. Da sottolineare anche l’ottimo livello dell’artwork. A livello contenutistico, il genere musicale impone una serie di ascolti ripetuti che, alla fine, testimoniano la bontà del lavoro di Haruspex, Fulguriator e dei collaboratori da loro scelti. Le sei tracce riescono a far sì che l’ascoltatore si immerga nelle atmosfere evocate in modo studiato e sapiente già a partire da Ad Malum Finem e dai suoi evidenti richiami prog. Si passa invece a tinte noir e folk nelle successive Notturno Peregrinar e Magna Mater Maior Mons. L’attaccamento alle proprie radici abruzzesi risulta evidente in più parti di Faunalia e trova il culmine nella chiusura affidata alla suite di chiusura Requiem Aprutii. 

Nonostante la difficoltà di approcciarsi ad un genere così poco commerciale, chi scrive sente il dovere di consigliare almeno un tentativo, purché non si tratti di un ascolto superficiale che non riesca nemmeno a scalfire la superficie di questo tanto apprezzabile lavoro.

Tracklist:

01. Ad Malum Finem

02. Notturno Peregrinar

03. Anna Perenna

04. Magna Mater Maior Mons

05. Phersu

06. Requiem Apruti


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Alessandro Magister

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