Paolo Molinari – Adesso come ieri (Autoproduzione, 2018) di Paolo Guidone

Musica “leggera” è il termine, o etichetta, con cui da qualche decennio si raggruppano indistintamente, ed ingiustamente, vari importanti generi musicali della nostra tradizione, quali la musica melodica e quella popolare, tanto per citarne alcuni. La ragioni di tale grossolana categorizzazione sono ovviamente di natura prettamente commerciale, ma ciò non deve trarci in inganno e portarci a troppo facili semplificazioni e banalizzazioni degli artisti che ne fanno parte. Un attuale esempio di quello che intendiamo è Paolo Molinari, artista laziale, che ha da poco presentato il suo nuovo lavoro Adesso come ieri : 10 brani molto intimi che rappresentano la…

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Musica “leggera” è il termine, o etichetta, con cui da qualche decennio si raggruppano indistintamente, ed ingiustamente, vari importanti generi musicali della nostra tradizione, quali la musica melodica e quella popolare, tanto per citarne alcuni.

La ragioni di tale grossolana categorizzazione sono ovviamente di natura prettamente commerciale, ma ciò non deve trarci in inganno e portarci a troppo facili semplificazioni e banalizzazioni degli artisti che ne fanno parte.

Un attuale esempio di quello che intendiamo è Paolo Molinari, artista laziale, che ha da poco presentato il suo nuovo lavoro Adesso come ieri : 10 brani molto intimi che rappresentano la visione dell’artista su se stesso e sulla società che lo circonda.
L’ascolto del disco potrebbe apparire, ad un primo impatto, “leggero” come suggerirebbe appunto il mercato discografico ma, come diciamo noi di Relics-Controsuoni, bisogna sempre prestare attenzione e concedersi vari ascolti per dare un valido giudizio su un artista.

Paolo Molinari è infatti autore di uno stile melodico abbastanza puro, con un’attenzione compositiva importante e purtroppo sempre meno frequente oggi nel genere leggero. Ciò che prima di tutto colpisce l’ascoltatore è la pulizia del suono, l’attenzione con cui si è curato ogni dettaglio della registrazione e mixaggio degli strumenti, che si intrecciano in un piacevole equilibrio; così come salta subito all’orecchio la preparazione tecnica e teorica della band che dimostra di essere composta da veri professionisti della musica.

Killer è il singolo d’uscita dell’album, brano ritmato e provocante, dai toni cupi ed incalzanti, ispirato al tema della solitudine e della discriminazione sociale, anche se a nostro avviso non è il più rappresentativo del disco.
Interessanti sono i brani In un mare di rose e Ishmael quest’ultimo con la sua linea di piano morbida ed elegante; l’album nel suo complesso si ispira molto alle sonorità e temi di altri grandi della musica melodica italiana come Mango, Alex Baroni e soprattutto Michele Zarrillo, in particolare per la tipica vocalità di Paolo Molinari che lo ricorda molto e ciò è un’ulteriore motivo di interesse di questo album.

Probabilmente, però, Adesso come ieri pecca un po’ di scarsa originalità artistica, attestandosi piuttosto quale buon lavoro di tecnica e produzione musicale, e questo poiché in alcuni passaggi risulta simile a sonorità già sentite nella recente storia della nostra musica leggera ma, vero tallone d’achille, sono probabilmente i testi: essi appaiono talvolta un po’ forzati e scontati e in generale troppo ragionati e ciò a discapito della dinamicità ritmica del cantato, quest’ultimo apparentemente più legato alla sintassi grammaticale che al tema melodico.  Del potenziale ad ogni modo c’è  per un’interessante crescita di Paolo Molinari quale artista a tutto tondo.

In definitiva, un album piacevole per gli amanti della musica leggera italiana e sicuramente Paolo Molinari è un artista che merita la nostra fiducia e di essere tenuto d’occhio.

Tracklist:

  1. Adesso come ieri
  2. Killer
  3. In un mare di rose
  4. Niente più di te
  5. Non appena mi addormento
  6. Amami ancora
  7. Ti amo forte e taccio
  8. Ishmael
  9. Quante storie
  10. Adesso vai

 

 


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Paolo Guidone

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