Deathless Legacy @Arci Tom, Mantova (testo Alessandro Masetto, foto Rita Rose Profeta)

Una vera e propria serata Horror Metal è quella che, in una spettrale e minacciosa nottata di inizio marzo, andava in scena all’Arci Tom di Mantova, locale attivo nel settore musicale già da molto tempo, sempre molto ricettivo e in prima linea per quanto concerne l’organizzazione di eventi metal, rock e affini. Il Trio Magic-Horror proposto per quest’occasione particolare, era di quelli di

assoluto valore, dove gli headlinear del festival, ovvero i veterani toscani Deathless Legacy, venivano affiancati dai più che consolidati e affermati veneti Superhorror, con il tutto arricchito da una sfiziosa new entry in apertura, in cui i più giovani e meno conosciuti (ma non meno interessanti) emiliani P.O.E (abbreviativo di Philosophy Of Evil), si sono messi in ottima luce. L’idea quindi di riunire queste tre band a tema, dove il filo conduttore è il medesimo, cioè la tematica Horror, è stato molto interessante come concetto, anche perché ognuno di esse la interpreta e rappresenta a proprio modo..i Deathless Legacy sotto un profilo più occultistico e ritualistico, i SuperHorror lo rivisitano in modo più sex/horror goliardico, e i P.O.E. nella maniera più filosofica e poetica possibile. Gli ingredienti e le pozioni magiche sono già tutte pronte quindi per bollire nel pentolone della strega….e noi siamo ansiosi di sperimentarle e assaporarle tutte strada facendo, mediante questo breve racconto..

P.O.E

I primi a salire sul palco dell’Arci Tom e dare inizio alle danze, sono questi quattro carismatici ragazzi di Reggio Emilia, i P.O.E, che dal loro mentore e ispiratore E.A. POE, ne traggono ispirazione e abbreviazione del monicker, che invece per esteso si legge Philosophy Of Evil. Nati nel 2012 per volontà del leader, il vocalist Charles Wooldridge, hanno all’attivo un’EP e propongono un Metal horror molto avantgarde, e a tratti piuttosto moderno, dove recitazione, interpretazione e musicalità si incastrano perfettamente tra di loro, creando un’alchimia molto interessante. Dimostrano di saperci fare nei quaranta minuti circa a loro disposizione, curando molti aspetti e dettagli, come l’immagine con cui si presentano sul palco e con un’azzeccato make-up, dettagli tutt’altro che trascurabili in questo genere specifico di rock. Personalmente, della loro esibizione ho preferito maggiormente i

brani più “spinti” e ritmati, come “This is Halloween” o la conclusiva “Strange Case”, rispetto al “monologo+ Ratz”, posizionato quasi in apertura di show. Pur non essendo molto amante di suoni “moderni” e dei Sytem Of Dawn (altra loro fonte di ispirazione), devo sicuramente promuovere il loro breve show (otto pezzi complessivi), rimanendo in attesa di risentirli in futuro con più materiale a disposizione e con un full-leght al loro attivo (in imminente uscita a quanto mi è stato riferito). Ma, per ora, direi che va più che bene così! Promossi i P.O.E!

Line-Up:

Charles Wooldridge-Vocals

Francis Gebirge-Bass

Emanuel Botch-Lead Guitar

Aleksander LaDislaw-Drums

Setlist:

(Prelude) Puppet Show

Loving Madness

Monologo+Ratz

This is Halloween

You’re My Stream

Shipwreck

City In The Sea

Strange Case

SUPERHORROR

L’adrenalina inizia a salire notevolmente ora con i Superhorror, pronti a infiammararci con il loro show esplosivo, e anche la sala di conseguenza inizia via via a gremirsi di pubblico, sempre piuttosto numeroso al loro seguito. Molti sono giunti a supportare la band veronese anche da lontano, a testimonianza che la loro fama e notorietà è cresciuta molto strada facendo, e con grande merito mi permetto di aggiungere! Anche il livello musicale e scenografico si è ulteriormente elevato nel corso del tempo, e possiamo

affermare tranquillamente che l’ultimo studio album “Hit Mania Dance”(2017) è la consacrazione definitiva di questi quattro scapestrati “non morti”, di questi zombie che sanno parlare di sesso, morte, amore in un miscela altamente esplosiva, fortemente infiammabile e non adatta ai deboli di cuore! I due grandi leader dei Superhorror, nonché membri originali dagli esordi di “Horrorchy” (del lontano 2008) a oggi, sono il vocalist Edward J.Freak (alias De.Freak) e il bassista Mr.4, che hanno saputo resistere a stravolgimenti e a vari cambi di formazione in questi anni, trovando ora un’assetto consolidato e perfetto con gli innesti di Franky Voltage alla batteria e di Didi Bukz alla chitarra, autore stasera di una prova maiuscola e sopra le righe. Dr.Freak conosce bene le sue “anime dannate” e sa come esorcizzarle con grande maestria e padronanza assoluta del palco, cantando non solo alla grande (come sempre), ma interagendo, ballando, saltando instancabilmente come un

vero e proprio posseduto! Lo stile di Mr.4 però resta imbattibile, con quel look a metà strada tra il darkettone e lo psycobilly più disparato, da far tremare nella tomba un capostipite come Lux Interior dei Cramps (RIP). La scaletta è varia, e propone anche estratti da “Death Become Us”, su cui si distingue “Horrorchy III”. “Rock is Dead (Like Us)” è una scelta azzeccata posizionata in apertura, tanto quanto “Rigor Mortis” sempre da “Hit Mania Dance” a metà concerto. Gran finale con “Nekro-Nekro Gym” e “Voodoo Holiday” dal mini EP “Gore -Goes Dead”, con cui ci congedano e ci salutano chiudendo nel migliore dei modi questo ennesimo concerto, tra una marea di applausi convinti e ovazioni! I Superhorror hanno capito molto bene come “scherzare con la morte”, attingendo e giocando con la tematica mortuoria come in una sorta di circo del Gran Guignol tra donne horrorifiche e mostri spaventosi! Ma sul palco i Superhorror sono dannatamente dei VERI (non)Morti Viventi! Chapeau!

Line-Up:

Edward J.Freak-vocals

Didi Bukz-Guitars

Mr.4-Bass

Franky Voltage-Drums

Setlist:

Rock Is Dead (Like Us)

Dead World I Live In

Son Of a Witch

Death Comes Us

The Woman Of My Death

Nice To Meat You

Down At The Graveyard

Mr.Rigor Mortis

Threesome With The Dead

Horrorchy III

Nekro-Nekro Gym

Voodoo Holiday

DEATHLESS LEGACY

 

E come in ogni film horror che si rispetti…allo “scoccare della mezzanotte” escono demoni, streghe, fattucchiere,zombie,vampiri,folletti..stasera all’Arci Tom cambia solo il copione ma non la sostanza. Dalla Terra toscana, ma forse più probabilmente dall’oltretomba escono fuori i Deathless Legacy, pronti a iniziare il loro spettacolo per i novizi ed invitare i più esperti a “cibarsi” al loro banchetto, in una sorta di Rito Magico comune, poiché parlare di un “semplice concerto” dei NoSStri appare sin troppo riduttivo e scontato. Il palco viene sapientemente ornato a tema, così come impeccabile è la mostruosità scenografica di Frater Orion, di Steva e di tutti gli altri membri dei Deathless Legacy , dove spiccano Alex Van Eden con la sua tastiera mobile a tracolla semicircolare che ricorda molto i Rammstain e The Cyborg al basso, una sorta di Van Helsing

che, fortunatamente, al contrario invece di cacciare vampiri caccia fuori dal suo strumento taglienti riff. Frater Orion macina e sconquassa in modo impeccabile la batteria, ma sempre con una buona sana dose di cattiveria che non guasta mai. Impeccabile e senza sbavature anche la prestazione del carismatico chitarrista Sgt.Bones. E poi c’è Steva Deathless..che dire..ho finito gli aggettivi da molto tempo or sono per definire questa demoniaca lilith dei nostri tempi,orgoglio italiano, che non teme alcun confronto con nessuna vocalist e voce femminile straniera più famosa e blasonata. Perfetta, teatrale, espressiva, nessun cedimento, brava in egual misura sui pezzi più duri come “Bloobath” che in quelli più suggestivi come “Dominus Inferi”. Il Rito, o meglio, il “Rituals Of Black Magic” è stato stasera eseguito e compiuto quasi completamente, inserendo ben otto estratti dei dieci previsti in scaletta, se si escludono le due conclusive “Bow To The Porcellan Altar” e il superclassico,” Join in the Sabbath”!

Non trascurabile e non rilegabile in secondo piano, anche l’apporto dato dalla bravissima performer Anfitrite, disinvolta, elegante ed aggraziata, cosa che ha contribuito molto ad alzare il livello complessivi dello spettacolo con le sue danze e le simulazioni di riti Magico-esoterici in collaborazione con Steva. Sicuramente il miglior concerto dei Deathless Legacy a cui ho assistito negli ultimi tempi, ma questo non è il punto cardine o il punto fermo .. la sempre maggior sicurezza dei propri mezzi, la crescente disinvoltura con cui portano da inizio a fine ogni evento con questa classe innata, catapulta di fatto i Deathless Legacy nel punto più alto degli Inferi, da dove (forse) provengono e da dove sono stati sputati nel nostro pianeta tra i “comuni mortali” i nostri amici (mai) morti… d’altra parte se hanno “ereditato” le doppie SS da qualcuno vorrà pur dire qualcosa no? ..Che la storia continui, e che sia fatta sempre la “Vostra (e noSStra) Volonta”..

Line-Up:

Steva Deathless-Vocals

Frater Orion-Drums

Sgt.Bones-Guitars

Alex Van Eden-Tastiere

The Cyborg-Bass

Anfitrite-Performer

Setlist:

Rituals Of Black Magic

Vigor Mortis

Bloodbath

I Summon The Spirits

Ars Goetia

Haruspex

Litch

Dominus Inferi

Bow The Porcellan Altar

Join The Sabbath

In Conclusione

Una grande serata di Horror Music, perfettamente riuscita e organizzata dall’Arci Tom, dove si è distinto un lavoro fantastico e pressoché perfetto dei mixeresti, capaci di creare suoni ottimali e davvero ben fatti , cosa che sempre più raramente si riscontra ultimamente in questo tipo di locali, più “intimi” e dalle dimensioni contenute. Il palco molto spazioso e professionale ha agevolato invece il lavoro delle bands che si sono esibite! Alla prossima


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Rita Rose Profeta

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