Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

Non so voi, ma per uno come me, cresciuto con le sporche e ruvide sonorità del grunge di Seattle, non è semplice educare l’orecchio all’ascolto dell’indietronica di quest’artista della Germania orientale che ha scelto Berlino e le sue dance floors come scena musicale.
Qui non si tratta semplicimente di generi o di etichettare questo lavoro. Sarebbe difficile e limitante. La musica di Apparat va oltre la ripetitività della techno, della musica da club, di cui lo stesso Sascha Ring era stanco. Per anni ha suonato con i Moderat e con loro ha raggiunto un enorme successo.
Nei suoi pezzi le note scorrono e si susseguono linearmente, e non circolarmente, come parole di una storia. Ed in questo senso la sua musica è molto lontana dal solito modello strofa-ritornello-strofa che ha caratterizzato tanta musica contemporanea.
Molte le influenze che vi ritroviamo, dal post-rock, all’elettronica più melodica, alla musica classica con incursioni orchestrali. Alla stesura dell’album ha partecipato il violoncellista Philippe Thymm.
Sascha Ring è un artista autentico, capace di sperimentare, di evolvere, di sorprendere il suo pubblico e sorprendere se stesso: “A volte c’è un momento in cui tutto inizia a svilupparsi come se avesse vita propria. Un momento magico, davvero, che arriva solo quando riesco a sorprendermi. E voglio continuare a essere quel tipo di persona che si meraviglia di tutto, come vent’anni fa quando ero agli inizi della mia carriera“.
Apparat sarà dal vivo il 5 aprile al Teatro Acacia di Napoli, il 6 aprile all’Estragon di Bologna, il 7 aprile all’Alcatraz di Milano ed infine il 2 agosto al Roma Summer Fest.
Buon ascolto!
Tracklist:
- Voi_Do
- Dawan
- Laminar Flow
- Heroist
- Means of Entry
- Brandenburg
- Caronte
- Eq_Break
- Outlier
- In Gravitas