Snarky Puppy – Immigrance (GrounUP Music, 2019) di Paolo Guidone

Si dice che la quantità sia spesso a discapito della qualità, ma questa regola evidentemente non vale per i 25 componenti della band Snarky Puppy che invece, da quindici anni, miete successi notevoli in campo internazionale, vincendo anche ben tre Grammy Awards tra cui Best Contemporary Instrumental. Il loro ultimo lavoro Immigrance, edito lo scorso 15 marzo dalla GrounUP Music, è probabilmente uno dei più rappresentativi di sempre del noto collettivo americano. Da molti, gli Snarky Puppy vengono considerati tra i più importanti rivoluzionari del Jazz moderno: essi infatti hanno forse recuperato il Jazz li da dove si era…

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Si dice che la quantità sia spesso a discapito della qualità, ma questa regola evidentemente non vale per i 25 componenti della band Snarky Puppy che invece, da quindici anni, miete successi notevoli in campo internazionale, vincendo anche ben tre Grammy Awards tra cui Best Contemporary Instrumental.

Il loro ultimo lavoro Immigrance, edito lo scorso 15 marzo dalla GrounUP Music, è probabilmente uno dei più rappresentativi di sempre del noto collettivo americano.

Da molti, gli Snarky Puppy vengono considerati tra i più importanti rivoluzionari del Jazz moderno: essi infatti hanno forse recuperato il Jazz li da dove si era fermato negli anni ’70, il Fusion Jazz, e lo hanno abilmente portato nell’era delle contemporanee jam bands.

Ascoltando il primo brano Chonsk, ad esempio, è impossibile non pensare almeno per un attimo all’Herbie Hancok di Headhunters (1973) e dunque al cuore della fusion jazz più pura, dove il funk celebrò le sue nozze col jazz; allo stesso tempo, però, è altrettanto inevitabile percepirvi anche chiare influenze R&B, in particolare nell’uso della chitarra che oscilla, fluidamente, tra i ritmi sincopati tipici del funk r quelli più vellutati e rotondi degli accordi di 7° che sono, invece, più caratterizzanti nel sound R&B.

Meritevole di menzione sotto questo punto di vista è anche Xavi dove, quasi incredibilmente, gli Snarky Puppy hanno fuso assieme, e con eccellente risultato, ritmi e strumenti della musica latina, assieme a chitarre e tastiere di chiara matrice pop-elettronica per poi finire con i fiati che paiono appena usciti da un disco di Miles Davis.

Bigly Stricness, invece, intreccia un genere new wave-funky che potrebbe ricordarci inizialmente i Talking Heads, con lunghi e complessi assoli di tastiere ed una linea di batteria semplice, sincopata ed incalzante che hanno invece reso celebri gruppi come i The Cure: il tutto tessuto a doppio filo da una chitarra elettrica che coi suoi assoli esprime il meglio del funk più puro.

Fluidità, dunque, è la parola d’ordine di questo disco: in quanto rappresenta abilmente l’approccio mentale alla vita ed alla musica dei 25 artisti, che han da sempre fatto della commistione di generi, esperienze, provenienze personali, suoni e culture la loro più grande caratteristica ed il titolo Immigrance ne è infatti emblematico.

Ascoltando con attenzione Immigrance, noterete un’impressionante capacità di armonizzazione e sinfonia dei numerosi strumenti che spesso appaiono e scompaiono con tale delicatezza che, a volte, ci si chiede se ce li eravamo solo immaginati poco prima, così come una mirabile capacità di innestare generi e ritmi tra essi estremamente diversi: del jazz più puro resta invece intatto l’animo indomito di chi soffre le partiture troppo rigide, e si avventura verso sonorità estreme, ma solo perché alle spalle ha già una solidissima conoscenza della “regola musicale da rompere”. Il pluripremiato talento musicale degli Snarky Puppy permette a questa band composita, di raggiungere picchi di melange musicale davvero inediti tra generi assai differenti, e ciò senza mai esagerare, senza mai cadere nello scontato: i vari generi e spartiti si “sommano” sempre l’uno all’altro e mai si annullano a vicenda.

Un vero capolavoro di musica sperimentale e, senza dubbio, un primo vero passo in avanti del Jazz dopo gli ultimi grandi fasti degli anni ’70.

Album imperdibile. Fidatevi di noi.

Tracklist:

  1. Chonks Lyrics
  2. Bigly Strictness Lyrics
  3. Coven Lyrics
  4. Bling Bling Lyrics
  5. Xavi Lyrics
  6. While We’re Young Lyrics
  7. Bad Kids to the Back Lyrics
  8. Even Us Lyrics


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Paolo Guidone

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