Score
ARTWORK
POTENZIALITA'
CONCEPT

La buona accoglienza del disco da parte della critica permette al gruppo di esibirsi in giro per l’Italia poco dopo però il gruppo è costretto a fermarsi, a causa dei vari cambi nella line up.
Dopo aver raggiunto la stabilità, i nostri pubblicano nel 2019 il loro secondo full-lenght, stavolta completamente autoprodotto.
Appena iniziato, Interiors si mostra in tutta la sua violenta natura, che si identifica nel post hardcore e nello screamo. Sei delle otto tracce del disco sono cantate, e sono continui e masselli cazzotti sui denti. I toni cupi delle chitarre, alle volte raggiungenti la sfiancata lentezza dello stoner metal, fanno da contraltare alla furia della batteria, mossa da una furia perenne e dai tempi irregolari. Interessante V, uno dei due brani strumentali in cui si percepisce il pianoforte, elemento straniante in questo contesto. Piatto e blando invece VII, il secondo intermezzo strumentale.
Nella sua breve durata, Interiors è un efficacissimo manifesto post hardcore, la cui intensità e carisma non potranno che far felici gli amanti del genere. Una lode ulteriore va all’artwork dell’opera, rispecchiante appieno la cupezza e le atmosfere pesanti che la band crea.
Tracklist:
1 – Black Mountain
2 – Shipwreck
3 – Snakes and Earth/Flesh and Bones
4 – Tombstone
5 – V
6 – The Pale Man
7 – Vll
8 – Blood Meridian