Attic – Interiors (Autoproduzione, 2019) di Giuseppe Grieco

Seppure attivi sin dal 2003, gli Attic sono giunti piuttosto tardi alla creazione del loro disco di debutto. On Your Grave infatti vede la luce nel 2014, preceduto da uno sparuto numero di EP. La buona accoglienza del disco da parte della critica permette al gruppo di esibirsi in giro per l’Italia poco dopo però il gruppo è costretto a fermarsi, a causa dei vari cambi nella line up. Dopo aver raggiunto la stabilità, i nostri pubblicano nel 2019 il loro secondo full-lenght, stavolta completamente autoprodotto. Appena iniziato, Interiors si mostra in tutta la sua violenta natura, che si…

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POTENZIALITA'
CONCEPT

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Seppure attivi sin dal 2003, gli Attic sono giunti piuttosto tardi alla creazione del loro disco di debutto. On Your Grave infatti vede la luce nel 2014, preceduto da uno sparuto numero di EP.

La buona accoglienza del disco da parte della critica permette al gruppo di esibirsi in giro per l’Italia poco dopo però il gruppo è costretto a fermarsi, a causa dei vari cambi nella line up.

Dopo aver raggiunto la stabilità, i nostri pubblicano nel 2019 il loro secondo full-lenght, stavolta completamente autoprodotto.

Appena iniziato, Interiors si mostra in tutta la sua violenta natura, che si identifica nel post hardcore e nello screamo. Sei delle otto tracce del disco sono cantate, e sono continui e masselli cazzotti sui denti. I toni cupi delle chitarre, alle volte raggiungenti la sfiancata lentezza dello stoner metal, fanno da contraltare alla furia della batteria, mossa da una furia perenne e dai tempi irregolari. Interessante V, uno dei due brani strumentali in cui si percepisce il pianoforte, elemento straniante in questo contesto. Piatto e blando invece VII, il secondo intermezzo strumentale.

Nella sua breve durata, Interiors è un efficacissimo manifesto post hardcore, la cui intensità e carisma non potranno che far felici gli amanti del genere. Una lode ulteriore va all’artwork dell’opera, rispecchiante appieno la cupezza e le atmosfere pesanti che la band crea.

Tracklist:

1 – Black Mountain
2 – Shipwreck
3 – Snakes and Earth/Flesh and Bones
4 – Tombstone
5 – V
6 – The Pale Man
7 – Vll
8 – Blood Meridian


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Giuseppe Grieco

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