Los Lobos @Summer Jamboree, Senigallia (foto di Marco Zuccaccia)

Legendario from Los Angeles, California! Non esiste altro termine per definire i Los Lobos. Se metti una band di questo calibro in un festival affermato e conosciuto come il Summer Jamboree di Senigallia, allora il successo è assicurato.

Sono gli autentici lupi americani e nella storica formazione hanno infiammato i 6mila presenti sulla spiaggia dell’Hawaiian Party che ha celebrato il ventennale del festival. Non parliamo di una band qualsiasi; tutti li conosciamo per la reinterpretazione di La Bamba di Ritchie Valens in cui sostituirono il contrabbasso della versione originale con il basso, rendendo il suono molto più rock, ma i Los Lobos sono molto di più. Fanno musica chicana/messicana-statunitense, che per semplicità i più definiscono mexican rockabilly. Già dalle prime note intonate emerge l’incredibile cultura musicale, contaminata dalle migliaia di concerti-esperienze vissute in tutto il mondo. Canto A Veracruz apre il concerto dei Los Lobos evidenziando da subito le caratteristiche della band con Conrad Lozano che suona una chitarra/basso ritmico di dimensioni molto generose, Cesar Rosas con occhiali da sole che appare il più rock&roll della band e David Hidalgo che si alterna alla voce con Louie Pérez. Gli strumenti usati dalla band sono prevalentemente a corde, con chitarre, basso e ukulene che si alternano fra i vari musicisti. David Hidalgo si è visto impegnato anche alla fisarmonica in Maria Christina, mentre Steve Berlin si destreggia fra tastiere e sassofono. Alla batteria Enrique “Bugs” Gonzalez fa sembrare tutto semplice, anche quando i tempi si fanno complicati.

La Pistola y El Corazon fa emergere l’anima latina, come la caraibica Chucho’s Cumbia con Rosas che spiega ai presenti la specificità della cumbia, mentre Tin Can Trust pone l’abilità dei Los Lobos alle corde elettriche in risalto. Il finale non può certo prescindere da La Bamba, eseguita in medley con Good Lovin che manda in autentico visibilio il pubblico. Provata dall’intenso show, ma acclamata dal pubblico, la band torna ancora sul palco per i bis e un saluto, che ha il sapore dell’arrivederci alla prossima. Il tutto con stile e umiltà che il pubblico approva e gradisce.

 


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Marco Zuccaccia

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