2Days Prog+1 Festival 2019 – Day 1- Caravan, Balletto di Bronzo & more@ Piazzetta della Musica Veruno (NO) (testo e foto di Giovanni Cionci)

Amanti del Prog? Ormai da 11 anni c’è un appuntamento irrinunciabile nella Piazzetta della Musica della ridente Veruno (NO), a due passi dalle rive del Lago Maggiore: il festival 2 Days Prog +1. Grazie all’abilità e alla competenza degli organizzatori (capitanati dal pilastro Alberto Temporelli), e all’infaticabile opera di tutti i membri e volontari dell’Associazione Ver1Musica, anno dopo anno il festival è cresciuto per importanza e partecipazione di pubblico, attirando ormai non più soltanto fans italiani, ma anche stranieri, e confermandosi il più importante festival nostrano per gli amanti del genere, oltre che uno dei più importanti a livello europeo. Due sono le regole considerate infrangibili: festival totalmente gratuito e “Paganini non ripete”: a nessuna band è mai stato permesso di salire due volte sul palco del festival.

Totalmente gratuito? Sì, avete capito bene: tre giorni di progressive rock a costo zero, con la possibilità di curiosare tra gli stands dei vari espositori di dischi e rarità musicali, gustare ottimi piatti, bere ottima birra, essere presenti al soundcheck degli artisti e riconoscerli spesso tra gli spettatori stessi..e ovviamente, assistere agli show di musicisti davvero fuori dal comune.

Riguardo alla seconda regola…l’XI edizione del festival (dal 6 all’8 Settembre, a cui abbiamo avuto l’onore ed il piacere di partecipare) è stata eccezionale, in quanto per la prima volta nella storia, a causa della defezione dell’ultimo minuto (o quasi) di Bjorn Riis (la cui esibizione era prevista per la II giornata del Festival – 7 Settembre),   una band è tornata a calcare il palcoscenico per la seconda volta. Ma questa è solo una premessa, ci sarà modo di approfondire il discorso nell’articolo riguardante la seconda giornata del festival. Per il momento concentriamoci sul primo giorno:

Universal Totem Orchestra

Il compito di aprire le danze è affidato agli Universal Totem Orchestra, band jazz/rock originaria di Rovereto, con tre album all’attivo. La bellissima voce di Ana Torres Fraile accompagna il pubblico alla scoperta dei brani della band, complessi, raffinati e mai ripetitivi, fornendo un ottimo ed apprezzato antipasto per il pubblico presente.

Flor De Loto

Arriva il turno dei peruviani For de Loto, band davvero interessante, il cui sound mescola progressive rock, progressive metal e folk, grazie alla perfetta fusione tra il virtuosismo chitarristico di Alonso Herrera (in cui, a tratti, sembra quasi di riconoscere un giovane Kiko Loureiro), anima “heavy” della band, e l’eccezionale abilità ai fiati di Sergio “Checho” Cuadros, ribattezzato scherzosamente l'”ultimo Inca”, che incanta gli spettatori  con sonorità tipicamente andine. La band, per la prima volta in Italia, sale sul palco e si presenta con un pesante biglietto da visita: una cover di El Condor Pasa (storico brano tradizionale peruviano, riproposto da Simon & Garfunkel nel 1970), che si trasforma nella splendida Locomotive Breath dei Jethro Tull. Neanche a dirlo, bastano poche note e il pubblico accorre a frotte sotto il palco. Ed è solo l’inizio, perché la band offre una ricca scaletta, proponendo splendidi brani tratti dai numerosi album all’attivo (nonostante la giovane età), coinvolgendo gli spettatori con un giusto mix di carisma e abilità tecnica. Risultato? Prima che la band finisca di suonare, il pubblico fa piazza pulita di cd al banco del merchandising. Davvero una bellissima scoperta!

Il Balletto di Bronzo

I Flor de Loto lasciano il palco tra gli applausi, e il testimone viene raccolto da una vera leggenda del progressive rock italiano: il Balletto di Bronzo. Fumo e luci rosse accompagnano l’ingresso di Ivano Salvatori (basso) e Riccardo Spilli (batteria)…e , dopo pochi attimi, una figura avanza verso le tastiere, celandosi dietro uno stendardo e con il viso coperto da una maschera nera..è il mitico, istrionico Gianni Leone, probabilmente il tastierista più influente della storia del prog rock italiano, un esteta che non scende a compromessi con il tempo che passa, e che si presenta in forma smagliante. Nonostante siano trascorsi ben 47 anni dall’uscita di Ys, vero capolavoro della band, Leone conserva una verve intatta, una voce invidiabile in grado di dare punti a frotte di “colleghi” più giovani, e una capacità di coinvolgere il pubblico senza eguali..è davvero un animale da palcoscenico. La scaletta è incentrata su Ys, eseguito magistralmente. Leone dialoga col pubblico, lancia (come di consueto) volantini, marchia alcuni dei presenti con il  timbro del Balletto di Bronzo e tutti i presenti con il ricordo indelebile di uno show davvero speciale, che non poteva assolutamente mancare sul palco di Veruno.

Caravan

Ed eccoci giunti agli headliner della serata: il gruppo che forse più rappresenta il progressive rock della scena di Canterbury, o almeno la sua componente più melodica. Signore & Signori, direttamente dalla Land of Grey and Pink, i Caravan!  Noi di Relics abbiamo già avuto la possibilità di assistere al loro show sul palco del Porretta Prog, esattamente un mese fa, e sappiamo bene cosa aspettarci! L’inconfondibile voce e la chitarra di Pye Hastings ci trasportano indietro nel tempo, in un’epoca in cui la musica era grande, e prometteva di diventarlo ancora di più. Geoffrey Richardson è il grande mattatore, un polistrumentista che passa con nonchalance dal violino alla chitarra elettrica, passando per un assolo di cucchiai(!!!). L’entusiasta Mark Walker (batteria) è una vera macchina da guerra, mentre Jim Leverton  (basso) e Jan Schellhass (tastiere), da vecchi amici e compagni di band, si cercano in continuazione, si sorridono e giocano a rincorrersi (musicalmente), mentre scorrono le grandi hit della band, da Golf Girl The Dog, The Dog fino ad arrivare ad una splendida Nine Feet Underground, eseguita integralmente. Uno show davvero stellare, per una band la cui musica ha davvero ancora molto, moltissimo da dire.

Questa la setlist dello show:

  1. Memory Lain, Hugh
  2. Headloss
  3. In The Land of Grey & Pink
  4. Golf Girl
  5. Love to Love You
  6. Smoking Gun
  7. Dead Man Walking
  8. Better Days Are to Come
  9. Fingers in the Till
  10. The Dog, the Dog, He’s at It Again
  11. Nightmare
  12. I’ll Be There for You
  13. Nine Feet Underground

 

 

Con l’uscita dei Caravan si chiude la prima giornata del festival. I volti entusiasti e soddisfatti degli spettatori e degli organizzatori non lasciano dubbi: un inizio davvero eccellente! E mentre, a tarda ora, lasciamo la Piazzetta della Musica, non possiamo non pensare che sarà davvero difficile, l’indomani, eguagliare una giornata così…abbiamo ragione? O forse ci sbagliamo? Per il momento vi lasciamo con il dubbio…alla prossima “puntata”, con la cronaca del Day 2!


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Giovanni Cionci

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