Antigone – Il sogno della farfalla @Parco Ecolandia, Reggio Calabria (Foto di Gianni Vittorio)

Parco Ecolandia a Reggio Calabria quest’anno ci ha regalato una perla teatrale di altissimo livello. Il 6 settembre è stata rappresentata l’opera “Antigone – il sogno della farfalla”, per la regia di Americo Melchionda. Si tratta di un’interpretazione del personaggio sofocleo, rinvenuta nel testo “La tomba di Antigone” della filosofa spagnola Maria Zambrano, in esilio per 45 anni sotto la dittatura franchista, poi rielaborato dalla regista siciliana Donatella Venuti.

Il monologo è stato interpretato da un’intensa e coinvolgente Maria Milasi, la quale ha vestito i panni di un’Antigone del Novecento che, logora e stanca dei propri mali, si riduce a ingurgitare pillole che bloccano l’enzima della memoria. Sullo sfondo si alternano voci off, tra cui risalta l’interpretazione di Eteocle dello stesso Melchionda. L’eroina, sepolta viva, in un non luogo sospeso tra la vita e la morte, riflette sulla sua storia e sulla maledizione del ghenos che si è abbattuta su di lei, in un susseguirsi di allucinazioni che riportano le ombre del passato, alternate a frammenti di guerre contempranee. Sarà un incubo irto di ostacoli, dal quale uscirà trovando la città dei fratelli, cioè la terra promessa, in cui l’amore non deve sottostare al sacrificio ed Antigone, completato il percorso di rinascita, ormai divenuta “farfalla”, potrà finalmente incontrare il fratello Polinice.

La tragedia di Antigone, stagliandosi su un allestimento minimale che ne ha sottolineato l’intensità, risulta un mito di grande attualità che ci fa riflettere sul ruolo della donna nella famiglia e nella storia, sulla guerra, sulla violenza e la prevaricazione, ma allo stesso tempo ci dona la speranza di credere nell’indissolubilità delle leggi divine che sono in grado resistere alle atrocità della storia e ci consentono di rimanere “umani”.

 


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Gianni Vittorio

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