Score
Artwork
Potenzialità
Concept
Conclusione : Artigiani del suono

Le trame si fanno più complesse ed articolate, per un disco che unisce prog, elettronica, funk e cinemascope.
Diverse le canzoni su cui soffermarci. Se Largo è un funk urbano che rimanda al poliziesco anni 70, Spirale introduce una sezione elettronica alla J. M. Jarre. Fascinosa Dogma, con una intro metal, poi prosegue con i canoni prog-rock; non mancano le atmosfere swing con un crescendo stile Goblin (Stiletto), oppure l’hard-rock di Megalopoli. Nostalgica Moviola, chiaro omaggio alle sigle dei vecchi programmi sportivi (La domenica sportiva). Notevole pure la cover curata da Emiliano Cataldo.
La Batteria II è un disco dalle mille forme, non etichettabile stilisticamente, la cui narrazione è un caleidoscopio sonoro, un viaggio lungo 18 tracce, ognuna fondamentale per dare all’insieme una sua omogeneità. Una produzione creata da grandissimi professionisti ai quali va dato il giusto merito.
La band romana ha saputo creare un proprio mondo, partendo dai maestri del genere, ma arrivando ad un proprio stile del tutto personale, non di maniera, che sa unire il vecchio con l’attuale.
Tracklist:
01. Prologo
02. Largo
03. Fuga
04. Monica Vitti
05. Dogma
06. Moviola
07. Antenna
08. Stiletto
09. Intermezzo
10. Diva
11. Affresco
12. Spirale
13. Furfante Amedeo
14. Intervallo
15. Romanzo
16. Megalopoli
17. Eldorado
18. 2170 Ultima Speranza