Charli XCX – Charli (Asylum/Atlantic Records UK, 2019) di Francesco Sermarini

A ricordarci che le sorprese completamente inaspettate sono sempre le migliori, eccoci qui a parlare del nuovo disco della cantante proveniente da Cambridge Charli XCX. Diventata un pilastro importante nel pop mondiale, grazie a diversi singoli che hanno sempre trovato grande riscontro nel circuito delle radio, Charli ha dimostrato, specialmente nell’ultimo periodo, di essere una sorta di mosca bianca all’interno del panorama mainstream. Infatti lavori come Pop 2 o Vroom Vroom (quest’ultimo in collaborazione con la producer transgender Sophie) hanno riscontrato un forte consenso da parte della critica per un interessante visione futuristica e decostruita del pop. Quindi risulta…

Score

Concept
Artwork
Potenzialità

Conclusione : Next level Charli

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A ricordarci che le sorprese completamente inaspettate sono sempre le migliori, eccoci qui a parlare del nuovo disco della cantante proveniente da Cambridge Charli XCX.

Diventata un pilastro importante nel pop mondiale, grazie a diversi singoli che hanno sempre trovato grande riscontro nel circuito delle radio, Charli ha dimostrato, specialmente nell’ultimo periodo, di essere una sorta di mosca bianca all’interno del panorama mainstream. Infatti lavori come Pop 2 o Vroom Vroom (quest’ultimo in collaborazione con la producer transgender Sophie) hanno riscontrato un forte consenso da parte della critica per un interessante visione futuristica e decostruita del pop. Quindi risulta facile capire perché in molti aspettavano con parecchia curiosità questo Charli, ufficialmente il terzo album in studio, se togliamo i diversi mixtape ed EP.

Il risultato è un disco di electropop affascinante e variegato, contraddistinto da diverse facce estremamente diverse ma le quali riescono a trovare un forte equilibrio. Ci sono diverse cose da dire al riguardo di Charli, però è bene precisare che è un disco pop al 100%, in quanto vi sono canzoni molto orecchiabili e perfette per ballare come Gone, Blame It on Your Love, 1999 o Cross You Out. Tralasciando questi episodi più “canonici”, l’album è costellato da momenti più sperimentali, esempio lampante è la bellissima e folle Click, brano schizofrenico che parte con una base simil trap con il bass booster sparato a mille per infine avere un finale degno dei Death Grips più noise. Ma questo è solo uno dei diversi momenti più avanguardistici di Charli, portando ad un livello superiore quel concetto di pop futuristico citato poco prima, come nella conclusiva 2099, nella psichedelica Shake It, o in Thoughts.

Altra nota di merito di Charli sono le collaborazioni, infatti sono presenti artisti diversissimi fra di loro, i quali sono riusciti a dare il meglio di loro e a rendere ogni traccia unica. L’unico feat dimenticabile è quello con le HAIM in Warm, forse la traccia più debole del disco ma comunque di buona fattura. In conclusione Charli XCX ha confezionato un disco semplicemente strepitoso ed ammaliante, fusione perfetta di diversi stili amalgamati così bene da diventare punto cardine per chiunque voglia fare in futuro musica simile.

Tracklist:

  1. Next Level Charli
  2. Gone (feat. Christine and the Queens)
  3. Cross You Out (feat. Sky Ferreira)
  4. 1999 (feat. Troye Sivan)
  5. Click (feat. Kim Petras and Tommy Cash)
  6. Warm (feat. HAIM)
  7. Thoughts
  8. Blame It on Your Love (feat. Lizzo)
  9. White Mercedes
  10. Silver Cross
  11. I Don’t Eanna Know
  12. Official
  13. Shake It (feat. Big Freedia, CupcakKe, Brooke Candy, Pabllo Vittar)
  14. February 2017 (feat. Clairo and Yaeji)
  15. 2099 (feat. Troye Sivan)


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Francesco Sermarini

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